Il tablet che divide il mondo politico...

da Tuttoscuola, 17.9.2012

La decisione del ministro dell’istruzione Profumo di dotare di un tablet tutti i docenti statali della secondaria di I e II grado nelle quattro regioni del Mezzogiorno destinatarie di Fondi europei, impiegando 31,8 milioni dell’Unione, ha provocato nei giorni scorsi una pesante critica da parte del segretario della Lega, Roberto Maroni, e la controreplica della responsabile scuola del PD, Francesca Puglisi, che ha affermato: “Non sa di cosa parla. Le risorse per l’innovazione tecnologica delle scuole del Mezzogiorno sono fondi della Comunità europea destinati alle regioni obiettivo 1 (Campania, Puglia, Calabria, Sicilia), che il Governo sta utilizzando correttamente e senza alcun intento discriminatorio”.

Chiusa la divergenza tra Lega e Pd? Niente affatto.

“Se un provvedimento penalizza il Sud, si parla subito di ‘discriminazione’. Ma il concetto non vale se a essere colpite sono le regioni del Nord”. Lo afferma il senatore Mario Pittoni, capogruppo della Lega Nord in commissione Istruzione del Senato.

“I fondi europei consentono di acquistare i tablet per il Sud? Bene. Ma parallelamente non vanno fatti mancare i soldi per assegnare gli stessi strumenti alle regioni del Nord, che poi economicamente sono quelle che tengono in piedi l’intero Paese. Il ministro ha precisato che grazie all’introduzione delle nuove tecnologie e all’informatizzazione la pubblica amministrazione avrà «un risparmio diretto in termini di carta di 30 milioni di euro»?

Ecco dove attingere per evitare una discriminazione alla rovescia. Basta la buona volontà di agire con correttezza”.