Il Concorsone va al Sud
ecco i nuovi criteri

I tecnici del ministero lavorano alla definizione dei bandi.
La stima è legata ai pensionamenti dei prossimi tre anni

Salvo Intravaia la Repubblica, 10.9.2012

I posti del concorsone nella scuola, annunciato dal ministro dell'Istruzione Francesco Profumo, andranno soprattutto al Sud e alle regioni dell'Italia centrale. Saranno Campania, Sicilia, Lazio, e Puglia a fare la parte del leone nella ripartizione delle 11.892 cattedre disponibili per il concorso che verrà bandito il prossimo 24 settembre. I tecnici del ministero stanno lavorando alla definizione del bando e alla distribuzione dei posti tra le diverse materie di insegnamento e i gradi di istruzione. Il criterio adottato è quello della stima dei pensionamenti dei prossimi tre anni, in base alle novità introdotte dalla legge Fornero e all'età degli insegnanti, che al Sud sono mediamente più anziani.

Una circostanza confermata dalle cosiddette "cessazioni" - così si chiamano in gergo burocratico i pensionamenti e le altre uscita dal lavoro - relative all'anno scolastico appena trascorso: 11.360 (il 54 per cento) dei 21.094 pensionamenti registrati in Italia nel 2011/2012 sono stati a carico degli insegnanti in servizio nelle otto regioni meridionali. Le quattro regioni dell'Italia centrale hanno totalizzato il 21 per cento dei pensionamenti e quelle settentrionali il restante 25 per cento. Così, tre cattedre su quattro del prossimo concorso verranno assegnate alle regioni del centro-sud: qualcosa come 9 mila posti. Circa metà degli 11.892 posti andranno alle insegnanti di scuola dell'Infanzia e primaria.

Al Nord resteranno le briciole. Ed è quasi certo che la Lega, all'opposizione del governo Monti, farà sentire la propria voce su un argomento particolarmente sentito dai docenti, che non vedono un concorso da 13 anni. Intanto, cominciano a trapelare anche i primi stralci del bando con le informazioni relative alle prove d'esame, che stanno mettendo in apprensione decine di migliaia di supplenti. Il test di ammissione alle prove, previsto dal ministero per scremare i partecipanti, prevede 50 domande a risposta multipla: 15 di logica, 15 di comprensione del testo, 10 di informatica e 10 di lingua straniera. La prova durerà 50 minuti e per essere ammessi occorrerà raggiungere almeno 35 punti.

Coloro che supereranno la preselezione accedono alla prova scritta che consisterà "in una prova semi strutturata con griglia nazionale di valutazione composta da una serie di quesiti a risposta aperta e finalizzata a valutare la padronanza delle discipline, anche attraverso gli opportuni riferimenti interdisciplinari", recita il bando. La prova orale, per coloro che superano gli scritti, prevede due momenti: una lezione simulata, della durata di 30 minuti, su una traccia estratta 24 ore prima della prova stessa; un colloquio immediatamente successivo, della durata massima di 30 minuti, nel corso del quale verranno approfonditi i contenuti, le scelte didattiche e metodologiche della lezione simulata appena svolta.