Snals-Confsal e Gilda: lotta
durissima
contro aumento di 6 ore lavorative ai docenti
La
Tecnica della Scuola, 11.10.2012
Dopo Pantaleo (Flc-Cgil) che è stato il primo a mettere sul fuoco
della reazione dura la possibilità di un aumento del monte ore a
carico dei prof, scendono in campo Snals e Gilda: premesso che non
si conosce ancora il testo ufficiale del disegno di legge, se questo
fosse il “folle” progetto del governo pronti alla lotta su tutti i
fronti.
Fatta uscire, guarda caso, proprio oggi, quando dovrebbe esserci un
tentativo di conciliazione per consentire al personale della scuola
di utilizzare risorse proprie in modo diverso al fine di
ripristinare il riconoscimento delle anzianità di servizio.
Non c’è modo di giustificare un simile accanimento sulla scuola e
sull’istruzione, che tutti dicono vadano potenziate per il futuro
del Paese, se non per fare cassa nel modo più semplice che è anche
il più sbagliato e il più ingiusto. Un altro colpo inferto alla
scuola dopo che essa ha subìto, come tutto il pubblico impiego, la
penalizzazione del blocco dei contratti, con una perdita del potere
d’acquisto dei salari e con la soppressione dell’indennità di
“vacanza contrattuale”, cui vanno aggiunti i noti tagli agli
organici.
Certamente, questo provvedimento troverà il plauso di chi sostiene
che gli insegnati lavorino troppo poco dimenticando in modo
scorretto, sul piano quantitativo, tutto il lavoro che vi è prima e
dopo le ore di lezione sia per la preparazione delle stesse e degli
elaborati sia per la loro successiva correzione e, sul piano
qualitativo, l’impossibilità di comparare il lavoro di docenza in
classe con quello di un’attività di scrivania o con una manuale.
“Capiamo benissimo che governo e forze politiche debbano trovare
ulteriori risorse economiche, e quanto questo sia necessario, ma
allora siano colpiti gli sprechi che sono sotto gli occhi di tutti e
si rispetti il lavoro di tutti i dipendenti, pubblici e privati” ha
dichiarato il segretario generale dello Snals-Confsal, Marco Paolo
Nigi.
Nigi ha poi proseguito: “Se si operasse, come rivendica da tempo la
CONFSAL, sul fronte dei tagli alle spese della politica, al recupero
dell’evasione e del sommerso vi sarebbero le risorse per far fronte
agli impegni senza penalizzare i lavoratori, in particolare quelli
pubblici, e per consentire la salvaguardia del potere d’acquisto di
salari e pensioni, favorendo la ripresa dei consumi da tutti
auspicata”.
Nigi ha concluso: “Qualora le voci trovassero conferma, lo
SNALS-CONFSAL reagirà, chiamando la categoria a una lotta serrata,
come si stava già ipotizzando insieme ad altre sigle sindacali per
il problema delle anzianità di servizio. Si tratterà di una lotta a
tutto campo e con tutti gli strumenti possibili, anche quelli
giurisdizionali. Infatti, non è comprensibile come un datore di
lavoro, lo Stato, possa aumentare unilateralmente l’orario di lavoro
del personale senza un’adeguata contropartita economica e senza
neanche accennare a volerne discutere”.
Il Comunicato Gilda:
In merito alle notizie apparse oggi su alcuni organi di stampa,
sulla presunta decisione del Governo di aumentare le ore di lezione
degli insegnanti a parità di stipendio, la FGU-Gilda degli
Insegnanti precisa che nel testo in nostro possesso della proposta
di legge di stabilità non c´è traccia di
tale provvedimento.
L´orario di lavoro dei docenti è oggetto di trattativa sindacale e
non risulta neppure che le OOSS siano state convocate per discutere
di tale argomento.
Se questo fosse il progetto del Governo e del Ministro Profumo la
FGU-Gilda degli Insegnanti attiverà tutti gli strumenti a sua
disposizione, sindacali e legali, per opporsi a quello che si
configurerebbe come un vero e proprio abuso.