L'Inno di Mameli sarà insegnato a scuola
anche il Senato approva (no della Lega)

La Camera aveva dato parere positivo a giugno.
Il 17 marzo giornata dell'Unità nazionale. Critiche dai presidi

 Il Corriere della Sera, 8.11.2012

Via libera definitivo dell'aula del Senato al ddl che prevede l'insegnamento dell'inno di Mameli («Il Canto degli italiani») nelle scuole. I sì sono stati 208, i no 14, astenuti 2: hanno votato a favore tutti i gruppi, ad eccezione della Lega (ma molti senatori leghisti per protesta hanno abbandonato l'aula prima del voto). Il provvedimento diventa quindi legge.

LA GIORNATA DEL TRICOLORE - Dal 14 ottobre l'inno di Mameli «provvisoriamente» è l'inno della Repubblica italiana, anche se non è inserito nella Costituzione. Il disegno di legge per insegnarlo nelle scuole è stato approvato dalla Camera a giugno. Con la legge approvata giovedì si istituisce anche la «Giornata dell'Unità nazionale, della Costituzione, dell'inno e della bandiera» nel giorno del 17 marzo in ricordo del giorno in cui, nel 1861, fu proclamata, a Torino, l'unità d'Italia.

ANNO SCOLASTICO IN CORSO - Le lezioni scatteranno già quest'anno: «sono organizzati percorsi didattici, iniziative e incontri celebrativi finalizzati ad informare e a suscitare la riflessione sugli eventi e sul significato del Risorgimento nonchè sulle vicende che hanno condotto all'Unità nazionale, alla scelta dell'inno di Mameli e della bandiera nazionale e all'approvazione della Costituzione, anche alla luce dell'evoluzione della storia europea».

I PRESIDI: «METODI OTTOCENTESCHI» - Alcune critiche al provvedimento arrivano, però, dai responsabili delle scuole: «Niente da dire sui contenuti, ma molto da ridire sul metodo - commenta il presidente del'Associazione nazionale dei presidi Giorgio Rembado all'agenzia Agi - È una visione ottocentesca. Il fatto che il Parlamento si occupi dei contenuti dell'insegnamento è anacronistico e sbagliato. Non compete a Camera e Senato dire cosa bisogna studiare a scuola, piuttosto dare indirizzi strategici». Rembado sottolinea che da anni il ministero non fornisce più programmi, ma solo linee guida, e quindi solo obiettivi programmatici. «Trovo giusto che gli studenti imparino l'Inno di Mameli e conservino la memoria del Risorgimento e dell'Unità d'Italia - conclude - ma non che questo sia per legge dello Stato».