SCUOLA

52% in Tecnici-Professionali,
Convegno Gilda su indirizzi

Il sindacato fa il punto a due anni dalla riforma.

da DIRE, 24.3.2012

(DIRE) Venezia, 23 mar. - Il 52,1% dei ragazzi in uscita dalle scuole medie quest'anno ha scelto un indirizzo tecnico o professionale per le superiori. Facendo registrare un +0,4% di iscritti ai tecnici e un +1,6% ai professionali. Sono i dati forniti dal ministero dell'Istruzione al convegno sul futuro di questi indirizzi organizzato a Venezia dalla Gilda degli insegnanti.

A due anni dall'avvio della riforma Gelmini della scuola superiore il sindacato ha deciso di fare il punto su come le nuove regole sono state applicate fino ad oggi e su quali sono le problematiche emerse. A partire dalla riduzione effettiva dei laboratori, a fronte di annunci che andavano in direzione opposta, e al ridimensionamento delle ore di lingua, un altro dei punti forti promesso dalla Gelmini. "Il ministero ha detto ai docenti armatevi e partite e questi sono gli effetti - ha commentato il coordinatore nazionale della Gilda, Rino Di Meglio - C'e' ancora molta confusione. Ci dicono fate i laboratori e tagliano le ore, insegnate le lingue e non ci danno i docenti.

Dobbiamo far sentire la nostra voce". L'occasione sara' anche il monitoraggio affidato all'Ansas, Agenzia per lo sviluppo dell' autonomia scolastica, proprio sull'applicazione dei nuovi programmi della riforma.

Intanto, nonostante le criticita', fanno ben sperare i primi dati delle nuove iscrizioni portati dal Miur al Convegno. "Oggi abbiamo 893mila giovani nei tecnici - ha spiegato Raimondo Murano, direttore generale del Miur con delega all'Istruzione e alla Formazione tecnica superiore-  Altri 543 mila studiano nei professionali. E i nuovi Istituti tecnici superiori (i tecnici post diploma, ndr) hanno 2 mila iscritti. 90 mila sono i ragazzi in alternanza scuola-lavoro. L'istruzione tecnica e' il volano dell'occupazione".

Ma fra i docenti serpeggia il malumore per "le ore di matematica ridotte, i tagli sulle lingue straniere", ha chiarito Marina Perini, preside dell'istituto Algarotti di Venezia, che ha ospitato il convegno. Al ministero la palla. Obiettivo, non demoralizzare i prof per evitare che il rilancio dei tecnici e professionali si confermi e che l'inversione nelle iscrizioni non sia solo una piccola scintilla destinata a spegnersi presto.