Domande di pensione entro il 30 marzo
C'è chi può andare in
pensione con le vecchie regole. Tuttoscuola, 13.3.2012 L’8 marzo scorso la Funzione pubblica ha diramato a tutte le Amministrazioni l’attesa circolare con le indicazioni generali per l’applicazione della riforma delle pensioni. E ieri il Miur ha potuto emanare a sua volta (www.istruzione.it) il decreto di attuazione e la circolare (n. 23 del 12 marzo) con cui si illustra il provvedimento e se ne forniscono utili indicazioni applicative alle scuole e al personale scolastico interessato. Prima di tutto la scadenza per la presentazione delle domande: 30 marzo prossimo. La legge 214/2011 di riforma ha previsto due categorie di possibili pensionati, divise dallo spartiacque del 31 dicembre 2011: a) i dipendenti che al 31 dicembre 2011 avevano maturato i diritti utili a pensione secondo il vecchio regime pensionistico potranno andarsene quest’anno o in altro momento tenendo conto delle vecchie regole; b) i dipendenti che matureranno i nuovi requisiti per la pensione previsti dalla riforma potranno andarsene in pensione a cominciare da questo anno 2012 se raggiungeranno i nuovi più elevati limiti di età o di anzianità contributiva.
La circolare parla di anzianità contributiva e non di anzianità lavorativa, lasciando intendere che per tale anzianità valgono anche i riscatti, come, ad esempio, per la laurea, sempre che tali riscatti siano stati già richiesti da tempo. C’è infine l’interrogativo della proroga per la permanenza in servizio al raggiungimento del limite di vecchiaia dal 2012 fissato per tutti a 66 anni. La questione interessa soprattutto i dirigenti scolastici. La circolare n. 2/2012 della Funzione pubblica, così come la circolare n. 23 del Miur ricordano che la proroga non costituisce più un diritto del dipendente, ma una facoltà rimessa alla decisione di accoglimento da parte dell’Amministrazione, a condizione che vi sia disponibilità di posti e vi sia una valutazione positiva dell’esperienza professionale dell’interessato.
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