Caro Ministro, c’è davvero tutto on line? di Alex Corlazzoli Il Fatto Quotidiano, 20.3.2012 Fatto trenta, facciamo anche trentuno, signor ministro della Pubblica istruzione. Con la rivoluzione messa in atto da Francesco Profumo che per la prima volta mette in rete tutti i dati sulla scuola siamo passati dall’epoca preistorica della Gelmini all’800 in un solo colpo. Andando sul sito del Miur, cliccando sulla casella “Scuola in chiaro” da qualche giorno è possibile smascherare la scuola italiana e avere una fotografia di essa. Un “tour virtuale” tra i banchi del Paese decisamente interessante che ci permette di scoprire che Nord e Sud non sono poi così distanti quando parliamo di collegamento wi-fi in classe o di lavagne multimediali: non ce ne sono nelle scuole di campagna così come in molte realtà della Sicilia. Finita l’epoca del marketing Gelminiano scopriamo che ormai i finanziamenti dello Stato sono pari e qualche volta minori di quelli degli enti locali. Un solo suggerimento Ministro: non ho ben capito perché mancano alcuni numeri. Per esempio sarebbe utile sapere quanto ogni scuola vanta di credito nei confronti dello Stato (residui attivi) per capire come riescono a gestire le spese ordinarie di gestione i nostri istituti. Mi risulta che vi siano scuole che vantano ancora cifre attorno a 160-180 mila euro. Sarebbe altrettanto interessante capire a quanto ammontano per ogni scuola i contributi volontari dati dai genitori: nel sito si parla di “contributi da privati” , una voce forse un po’ troppo generica. Così saremmo curiosi di conoscere i tempi di pagamento dei supplenti. Non ho visto la voce “disabili”: in Italia vi sono miglia di docenti non specializzati che fanno gli insegnanti di sostegno a dispetto della Legge 104/1992 ; qual è il rapporto tra docenti di sostegno specializzati e alunni diversamente abili? Infine sarebbe indispensabile, come ha fatto ReteScuole a Crema, capire quanto tempo l’insegnante di sostegno resta con l’alunno: la media su 109 scuole del Cremasco è di 8 ore e 15 minuti cioè solo il 24% del loro tempo scuola. Un ultimo consiglio: tra qualche giorno probabilmente avremo la possibilità di vedere on line la valutazione scaturita dalle prove Invalsi. Una cortesia: ci dica anche quanto costa fare questa prova, quanti tir di carta partono da villa Falconieri. |