RSU/1: si confermano i sindacati
‘più rappresentativi’. Ma…

da TuttoscuolaNews, n. 527 12.3.2012

Non si hanno ancora le percentuali definitive, ma a circa tre quarti dello spoglio delle schede le tendenze emerse nelle votazioni per il rinnovo delle RSU sembrano chiare e difficilmente reversibili. La partecipazione alle elezioni è stata ampia, circa l’80%, conferendo alle RSU una legittimazione che sarebbe risultata appannata in caso di decremento dei votanti.

A meno di sorprese dell’ultimo momento i cinque sindacati della scuola considerati ‘più rappresentativi’ sulla base nella normativa vigente - Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals-Confsal e Gilda degli insegnanti - continueranno in sostanza ad esserlo, avendo tutti superato la soglia del 5% dei voti, alcuni rafforzando le loro percentuali (i tre confederali, più di tutti la Flc-Cgil), altri regredendo un po’, ma non tanto da perdere la ‘rappresentatività’, che comporta la partecipazione ai negoziati contrattuali, un certo numero di ‘distacchi’ ecc.

In base alle proiezioni della Uil Scuola (http://www.tuttoscuola.com/ts_news_527-1.doc ), che in passato ha dimostrato di avere affidabili strumenti di rilevazione, avrebbero guadagnato voti tutti e tre i sindacati confederali, mentre ne avrebbero persi lo Snals, la Gilda e i Cobas.

L’incognita era l’Anief, che sembra aver ottenuto (come i Cobas) un certo numero di eletti nelle scuole dove ha presentato candidati, ma che complessivamente, malgrado i notevoli sforzi profusi nella campagna elettorale, non avrebbe raggiunto il 5% su scala nazionale avendo presentato le liste solo in un limitato numero di istituzioni scolastiche.

Il buon successo ottenuto da Anief e Cobas dove si sono presentati fa peraltro ritenere non infondata l’ipotesi che se avessero potuto presentare liste in un maggior numero di istituzioni scolastiche anche l’esito delle votazioni sarebbe stato per loro più favorevole, in particolare nelle scuole a maggior tasso di precariato.