Sciopero del 3 marzo, di A.G. La Tecnica della Scuola, 1.3.2012 Se l’adesione sarà adeguata alle aspettative, il “listone” Anief che ha promosso la protesta nazionale anti Governo potrebbe davvero alimentare possibilità di raggiungimento del 5% di rappresentatività. Si fermerà pure la Gilda, che concluderà la campagna elettorale a Roma. L’Unicobas invece incrocerà le braccia il 28 marzo. Ha raccolto le adesioni di diverse sigle sindacali la decisione dell’Anief di scioperare sabato 3 marzo, a ridosso del rinnovo delle elezioni Rsu: hanno infatti aderito alla protesta Usi, Sisa, Lisa, Scuola Athena e Conitp. E nella stessa giornata si fermerà anche la Gilda degli insegnanti. Certo, mancano all’appello i sindacati più rappresentativi. Ma proprio per questo motivo l’esito della protesta potrebbe essere una sorta di antipasto sul numero di adesioni al “listone” di candidati Rsu, creato dal leader dell’Anief, Marcello Pacifico, per raggiungere il tetto di rappresentatività del 5% utile per sedersi al tavolo dei negoziati nazionali. A dire il vero, però, non tutti i sindacati alleati con il sindacato di Pacifico si fermeranno: l’Unicobas, che solo alcune ora fa ha annunciato un patto di desistenza con l’Anief, attraverso cui impegna i lavoratori a votare per i candidati del sindacato “amico” in tutte quelle scuole dove non sono presenti proprie liste, non ha aderito alla protesta del 3 marzo. Come annunciato, l’organizzazione di base guidata da Stefano d’Errico incrocerà le braccia il 28 marzo.
A leggere le motivazioni dello sciopero tutti i dipendenti della
scuola avrebbero motivo di aderire: si va dal rifiuto del blocco
degli stipendi e del contratto alla netta contrarietà per l’ipotesi
cassa integrazione e licenziamenti introdotta negli ultimi mesi per
il personale in esubero (al momento oltre 10mila docenti). La
piattaforma di rivendicazioni tocca anche la mancata stabilizzazione
di decine di migliaia di precari che da anni assolvono il loro
compito senza alcun tipo di garanzia. Netta contrarietà viene
espressa anche sulla nuova riforma delle pensioni, che cambia le
regole in corsa, ed sul blocco quinquennale della mobilità per il
personale neo-immesso in ruolo. La Gilda degli insegnanti aggiunge nella lista delle proteste anche l’esigenza di avere una maggiore "garanzia degli organici e modifiche alla riforma Brunetta che, allo stato attuale, non tiene conto né della libertà d`insegnamento né dei diritti sindacali nelle scuole". Sempre sabato, il sindacato di Di Meglio ha dato appuntamento ai lavoratori a Roma, dalle 10 alle 13, dove si svolgerà una manifestazione nazionale al teatro Quirino: la mattinata di mobilitazione alternerà momenti di intrattenimento, con le note della band Emporium live music e la satira pungente di Andrea Rivera, ad altri di dibattito e riflessione con una tavola rotonda sui problemi del mondo della scuola (saranno presenti tutti i dirigenti del sindacato autonomo). La manifestazione si concluderà con l'intervento del coordinatore nazionale della Gilda, Rino Di Meglio, che sancirà anche la fine della campagna elettorale per il rinnovo delle Rsu. Da lunedì la parola passerà ai lavoratori attraverso la scelta dei loro candidati. |