Pensioni scuola
INTERROGAZIONE a risposta inviato da Mariangela Bastico, 3.2.2012 Premesso che: non è stato approvato nella legge di conversione del decreto milleproroghe l’emendamento del PD che spostava al 31/8/2012 la data per la verifica del possesso dei requisiti per il pensionamento, sulla base della normativa precedente alla riforma pensionistica, norma che, oltre a corrispondere ad un principio di giustizia, dal momento che il personale della scuola può andare in pensione in un unico giorno dell’anno (1 settembre), avrebbe consentito di incrementare il numero di docenti e di ata che sarebbero potuti andare in pensione; considerato che: l’Italia è il Paese dell’Unione europea con la percentuale più alta di insegnanti ultracinquantenni nelle scuole superiori (57,8 per cento) e quella più bassa di insegnanti sotto i 30 anni (0,5 per cento); peraltro, la normativa previdenziale recentemente approvata determinerà la permanenza in servizio di docenti ultrasessantenni, aggravando, da un lato, i dati percentuali sopra riportati e, dall’altro, riducendo i posti vacanti e disponibili da coprire con il reclutamento di nuovo personale; circa il 7 per cento delle graduatorie ad esaurimento sono di fatto esaurite, in quanto non contengono più docenti abilitati da immettere in ruolo: soprattutto al Nord, in numerose province le graduatorie matematica e fisica, ingegneria informatica e gestionale, scienze sono esaurite; nei giorni scorsi il Ministro dell’istruzione ha dato il via libera all’attivazione dei tirocini formativi (TFA) per circa 20.000 posti di docenti, di cui, in particolare, 4.275 nelle scuole medie e 15.792 nelle scuole superiori; tali tirocini dovranno essere attivati entro il mese di giugno 2012 dalle università autorizzate al fine di rilasciare l'abilitazione all'insegnamento per l'anno scolastico 2013-2014; lo stesso Ministro in diverse occasioni pubbliche ha espresso, inoltre, la volontà di avviare concorsi per l’assunzione di docenti; visto che: la regione Lombardia ha presentato un progetto di legge in cui all’articolo 5 («Reclutamento del personale docente da parte delle istituzioni scolastiche»), si prevede che: «A partire dall’anno scolastico 2012/2013, le istituzioni scolastiche statali possono organizzare concorsi differenziati a seconda del ciclo di studi, al fine di reclutare personale docente necessario a svolgere le attività didattiche annuali»; tale progetto di legge appare, ad avviso degli interroganti, in contrasto con il dettato del titolo V della Costituzione, laddove affida in via esclusiva allo Stato le norme generali sull’istruzione (articolo 117, secondo comma, lettera n)), fra le quali indubitabilmente rientrano quelle che disciplinano il reclutamento degli insegnanti; per sapere dal Ministro in indirizzo: come intenda affrontare complessivamente il tema del reclutamento del personale docente nella scuola sia in relazione alle graduatorie ad esaurimento, sia in relazione agli abilitati dei tirocini formativi; se e quando intenda procedere all’indizione dei preannunciati concorsi, essendo opportuno attivare in via prioritaria quelli relativi alle graduatorie già esaurite; come intenda gestire tali concorsi e i loro esiti anche in relazione alle diverse modalità di reclutamento attualmente vigenti; se ritenga che la sopracitata norma contenuta nel progetto di legge della Regione Lombardia che attribuisce alle scuole la competenza ad organizzare concorsi per l'assunzione di docenti sia compatibile con il dettato costituzionale e con la normativa vigente in materia di sistema nazionale dell'istruzione; se e come intenda adoperarsi per incrementare il numero dei posti disponibili per nuove assunzioni in ruolo, e in particolare, se non ritenga necessario utilizzare l'organico dell’autonomia, di cui al decreto semplificazione, per incrementare i posti in organico di diritto, anche in relazione agli insegnanti di sostegno dei disabili, per favorire la stabilizzazione dei docenti e la continuità didattica. |