Hacker pronti ad intercettare
le prove scritte agli esami di stato

di Pasquale Almirante La Tecnica della Scuola, 25.3.2012

Se il ministero dell’istruzione si modernizza, scegliendo di spedire le tracce delle prove scritte degli esami di stato per E-Mail a ogni scuola, gli hacker di contro si attrezzano per intercettarle.

Come dimenticare il fatto che da qualche anno a questa parte con preoccupante anticipo già in tanti sapevano il contenuto delle tracce delle prove scritte agli esami di stato? E fino all’anno scorso l’invio avveniva con buste regolarmente sigillate e affidate alle forze dell’ordine che poi provvedevano a recapitarle ad ogni scuola. E se già con quelle sperimentate cautele si verificavano fughe, che succederà ora che i plichi sono affidati a buon volere dell’etere e alla paziente capacità degli informatici ministeriali e periferici?

E’ vero che a maggio il Ministero metterà in campo delle prove per verificare il corretto funzionamento della procedura, ma è anche vero che ci sono tutte le possibilità che le tracce potrebbero essere decriptate durante l’invio ad ogni scuola o addirittura in contemporanea, magari entrando nella posta di qualche scuola un po’ più “sprovveduta”. Studenti.it come al solito condisce di pepe la scelta rivoluzionaria del Miur di modernizzarsi e avverte: “prima magari bastava convincere il bidello a fare una fotocopia della traccia, ora bisognerà reclutare esperti hacker per riuscire a scaricare il plico. Gli esperti di informatica sono allertati!”

Ma pone pure un quesito importante: e se il giorno dell’invio in qualche scuola non funzionassero i sistemi telematici e non si riuscisse a scaricare il plico? Un guasto qualsiasi, anche la mancanza di energia elettrica.

L’attesa si fa interessante, pare di capire, e l’esperimento è demandato al 20 e 21 giugno, quando finalmente sapremo chi vincerà la battaglia:hacker o informatici del ministero?