SCUOLA.

Grande Sud: Gelmini ha cancellato
Sciascia e Quasimodo

Ora intervenga Profumo sui programmi

 TM news, 25.3.2012

Roma, 25 mar. (TMNews) - "L'ex ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini con una semplice direttiva ha cancellato dai programmi scolastici delle scuole secondarie superiori gli autori meridionali del '900. Una vera e propria indecenza. Non vorremmo che qualcuno oltre ad aver privato il Mezzogiorno del proprio futuro a causa di scelte che guardavano in larga maggioranza all'interesse del Nord, si sia adoperato anche per cancellarne il passato". Lo ha sottolineato in una nota Ugo Grimaldi (Grande Sud), in riferimento a quanto stabiliscono le 'linee guida 2010' destinate ai docenti degli istituti superiori, stilate dal ministro Gelmini, dove si legge che 'il percorso della poesia, che esordirą con le esperienze decisive di Ungaretti, Saba e Montale, contemplerą un'adeguata conoscenza di testi scelti tra quelli di autori della lirica coeva e successiva (per esempio Rebora, Campana, Luzi, Sereni, Caproni, Zanzotto,...). Il percorso della narrativa, dalla stagione neorealistica ad oggi, comprenderą letture da autori significativi come Gadda, Fenoglio, Calvino, Primo Levi e potrą essere integrato da altri autori (per esempio Pavese, Pasolini, Morante, Meneghello...)'.

"Insomma - ha aggiunto l'esponente del movimento arancione - un provvedimento capestro del Miur ha tagliato gran parte dei protagonisti del nostro '900, guarda caso tutti meridionali. Sciascia, Quasimodo, Vittorini e Silone, epurati dalla Gelmini, devono tornare ad essere studiati dai nostri ragazzi. Grande Sud - ha concluso Grimaldi - esorta il ministro Profumo a intervenire, rivedendo le scelte operate dal suo predecessore, per restituire dignitą all'insegnamento della letteratura italiana".