diritto di cronaca

Sul sito del Miur l'Italia 2.0

Stop ai contanti, orari flessibili a scuola e lezioni sulla nuvola digitale tra prof e alunni: dal 26 aprile si stanno raccogliendo idee che verranno presentate a Bruxelles per costruire la futura Europa

Flavia Amabile La Stampa, 7.5.2012

Senza troppi clamori, mentre tutti gli sguardi sono puntati su chi manda segnalazionidi sprechi da eliminare al sito di palazzo Chigi, sul sito del ministero dell'Istruzione si sta costruendo l'Italia del domani. E' un questionario, l'ennesimo, lanciato in questo caso dal Miur per chiedere ai cittadini idee sull'agenda digitale e quindi sulle strategie per rendere l'Italia più innovativa. Non sono idee inutili e mandarle non è un puro esercizio teorico: entreranno nella relazione che l'Italia deve portare a giugno a Bruxelles per partecipare insieme con l'Ue alla realizzazione dell'agenda digitale europea e quindi alla costruzione dell'Europa del domani.

L'iniziativa è stata pubblicizzata finora soprattutto su canali specializzati nel settore scolastico, è in corso dal 26 aprile ed ha superato le 200 idee, tutte classificate e commentate, ognuna con i voti a fianco per sottolineare quanto sia stata gradita dai lettori. Da questa settimana 'l'ideario' prenderà quasi la forma di un forum con discussioni su particolari temi, ogni giorno diversi.

Scorrere le più votate è molto interessante: nell'Italia che verrà gli italiani vorrebbero i bilanci on line di comuni, province e regioni, auto elettriche, pagamenti solo via elettronica, libri digitali e contenuti da condividere in una nuvola tra professori e alunni, libri e materiale didattico autoprodotto da docenti e studenti, corsi di educazione all'informatica trasmessi in tv, orari scolastici flessibili per l'uso degli strumenti digitali. Per la riduzione della spesa delle scuole si eliminano le linee fisse e le si dotano di soli telefonini con scheda, un unico tecnico in rete si occupa dei loro problemi informatici e le comunicazioni arrivano solo via email. Ho citato solo le prime idee ma la lista è lunga.