Un piccolo episodio che suggerisce
una piccola riflessione sui test Invalsi

 dal blog di Giorgio Israel, 20.5.2012

Testimonianza raccolta da amici. Una maestra elementare spiega che ANTICAMENTE per andare a capo, si interrompeva al seguente modo: dall'acqua. Ma ora, nella MODERNITA' si può invece andare a capo dopo l'apostrofo, ovvero dall'-acqua… Ah, "nous les modernes" direbbe Finkielkraut…

Questo piccolo episodio suggerisce una piccola riflessione sull'Invalsi. Se i signori di questo ente, invece di impancarsi a "somministrare" (termine che ricorda l'olio di fegato di merluzzo) test pretenziosi sull'interpretazione dei testi letterari o di geometria, si limitassero modestamente, ma più efficacemente, a verificare le capacità (si dice competenze?) ortografiche, grammaticali, sintattiche e di elementare calcolo numerico dei bambini - e diciamo pure dei ragazzi! - non renderebbero davvero un gran servizio alla scuola? Non sarebbe questo il modo più efficace di verificare i "livelli di apprendimento" e anche di "valutare" l'efficacia dell'insegnamento? (non dirò impartito o somministrato, perché l'ex-cathedra appartiene di diritto soltanto a pedagogisti e valutatori).

Credo di aver dato prova di difendere a spada tratta la funzione dell'insegnante, naturalmente di quelli bravi, non di quelli che si nascondono dietro l'ideologia delle competenze per smantellare l'ortografia.

E invece di fare qualcosa che serva per una valutazione vera e utile tocca sorbire, oltre ai test di interpretazione letteraria somministrati dall'Invalsi, anche le sparate retoriche sulla valutazione oggettiva e ora addirittura dotti articoli di analisi statistica dei dirigenti dell'ente.