La trattenuta Enam non va tolta di L.L. La Tecnica della Scuola, 22.5.2012 Nonostante la soppressione dell’Ente, nessuna norma l’ha abrogata e per il Miur sono comunque ancora garantiti i servizi e le prestazioni già erogati in favore del personale di ruolo delle scuole dell’infanzia e primaria. Il tasso di scolarità, secondo i dati Istat, cresce di 24 punti percentuali: nell'anno scolastico 2010/11 poco più' di 92 ragazzi su 100 risultano iscritti alla scuola secondaria di II grado. Sono 74 su 100 i giovani di 19 anni che ottengono un diploma, contro i 50 su 100 degli inizi degli anni Novanta, grazie soprattutto alla componente femminile. In risposta alle numerose diffide ricevute dal personale di ruolo delle scuole dell’infanzia e primaria che da tempo (anche attraverso le organizzazioni sindacali di categoria) chiede l’eliminazione della trattenuta mensile dell’0,80% (anche 200 euro all’anno) sulle proprie retribuzioni a favore dell’ex Enam, il Miur con la nota prot. 2986 del 17 maggio 2012 ha ribadito che la trattenuta non può essere revocata perché prevista da una norma che non è stata abrogata con la soppressione dell’Enam. Le funzioni di questo ente sono infatti prima passate all’Inpdap e, recentemente, con la soppressione di quest’ultimo, all’Inps.
L’istituto pensionistico, comunica il Miur, si sta muovendo per
garantire al personale in questione la continuità dell’erogazione
delle funzioni assistenziali ad essi spettanti, prevedendo anche una
mailing list, indirizzata alle scuole dell’infanzia e primarie, per
rendere più facile agli iscritti l’accesso alle informazioni sulle
prestazioni magistrali. In conclusione, scrive il Miur, non è possibile dare corso alle diffide presentate, sia perché nessuna norma ha disapplicato le trattenute in questione, sia perché sono comunque garantite tutte le prestazioni e i servizi previsti dall’ente soppresso. |