diritto di cronaca Ecco l'abilitazione per i precari della scuola Una nota appena pubblicata da Profumo sul sito del Miur annuncia due concorsi in arrivo e l'abilitazione anche per i prof delle paritarie Flavia Amabile La Stampa, 8.5.2012 E' accaduto di tutto in questi giorni, da quando il ministro dell'Istruzione Francesco Profumo ha annunciato che ai 20 mila professori selezionati per accedere ai TFA , i corsi necessari per ottenere l’abilitazione all’insegnamento, potranno aggiungersi, fuori quota, tutti gli altri professori privi di abilitazione che hanno almeno tre anni di insegnamento perché sono sufficienti per garantire una buona base professionale. Ci sono stati appelli, richieste, e stasera è arrivata la precisazione del ministro per chiarire come si procederà: Il primo corso di Tfa sarà attuato senza alcuna modifica. 'Con la preselezione nazionale nelle date già fissate - scrive il ministero - e proseguirà secondo le modalità e i tempi fissati da ciascuna Università, indipendentemente dal diverso percorso abilitante previsto per i docenti con 36 mesi di servizio, laureati ma senza il possesso della prescritta abilitazione' Per i docenti con 36 mesi di servizio i corsi 'avranno tempi e modalità di espletamento diversi dai primi, dovendosi procedere ancora alla stesura del provvedimento amministrativo di istituzione dei suddetti percorsi e di individuazione degli aventi titolo, oltre all’acquisizione preventiva delle prescritte autorizzazioni e consensi'. La procedura per i docenti con 36 mesi di servizio prevederà un corso formativo e poi un esame e vuole tentare di 'regolarizzare la situazione di migliaia di persone che hanno permesso negli ultimi anni alle scuole statali e paritarie di funzionare nonostante l’assenza di abilitati'. Include, quindi, anche i precari delle paritarie a differenza di quanto si era detto in questi giorni. Profumo precisa poi che 'l'abilitazione che si consegue a seguito della frequenza del TFA o dei corsi di laurea in Scienza della formazione primaria rappresenta solo la conclusione del percorso di formazione iniziale dell’insegnante e costituisce il presupposto per la partecipazione alle procedure concorsuali. Abilitarsi, dunque, non significa diritto al posto e quindi non significa neppure aggravio della spesa pubblica'. I prossimi concorsi a cattedre per abilitati che saranno banditi saranno limitati 'alle classi di concorso ed alle Regioni in cui vi siano posti effettivamente vacanti, che si svolgerà presumibilmente nell’a.s. 2012-2013, secondo la normativa vigente. I posti disponibili per questo concorso corrisponderanno, ovviamente, al 50% della totalità e saranno assegnati ai vincitori a partire dall’a.s. 2013-14'. Un secondo concorso sarà bandito fra un anno e potranno partecupare tutti gli abilitati, compresi quelli del Tfa. |