Docenti convertiti in sostegno:
13 domande al ministro Profumo

 La Tecnica della Scuola, 8.5.2012

Gentile Tecnica Della Scuola,

siamo un folto numero d’insegnanti precari di sostegno. Avendo letto ed esaminato attentamente il decreto n. 7 del 16/4/2012, ognuno di noi ha espresso le proprie riflessioni e i quesiti che sono nati, dal confronto e dal dialogo tra noi, sono molteplici:

1) Di cosa si occuperanno i docenti di sostegno precari che hanno costruito, anno dopo anno, la loro carriera d’insegnante, attraverso studi per conseguire una laurea, più abilitazioni, master e corso di specializzazione per le attività di sostegno (il tutto rigorosamente e profumatamente pagato)?

2) Il Miur sta pensando a come riconvertire oltre 10.000 docenti di sostegno precari, in altra attività lavorativa?

3) Il Governo tecnico, così esperto nel far quadrare i conti, ha mai pensato che licenziando migliaia di precari, gli stessi non potranno più spendere un centesimo? Come si auspica, il Governo, che il denaro circoli, nella nostra martoriata Nazione, se i comuni cittadini precari si vedranno svuotate le tasche?

4) Come può il Governo decantare crescita economia italiana, se non investe nell’istruzione e agisce solo incrementando tagli vergognosi?

5) Come può, il Miur, non considerare l’offerta formativa che i docenti di sostegno precari STORICI hanno reso, e continuano a tutt’oggi a rendere, nei confronti dei diversamente abili?

6) Come può il Miur affidare l’istruzione, ai diversamente abili, a docenti curriculari (esperti nella loro disciplina ma non nel sostegno) già con la formazione di sole 120 ore (1° modulo) e senza che quest’ultimi abbiano maturato una esperienza decennale o ventennale come quella dei precari del sostegno?

7) Quale fine ha fatto il denaro speso da migliaia e migliaia di docenti abilitati e specializzati nel sostegno, attraverso le Ssis, tanto da dover eliminare il precariato del sostegno?

8) Quale fine ha fatto il denaro pubblico risparmiato attraverso i tagli indiscriminati della precedente riforma Gelmini?

9) Come pensa il Miur di poter finanziare i corsi di riconversione del personale in esubero, in sostegno, se non ha un centesimo (o li ha solo per i privilegi, le campagne elettorali, i super stipendi, pensioni a vita con una sola legislatura)?

10) Perché il Miur attiva i Tfa se esiste già un consistente numero di docenti soprannumerari, incrementando ulteriormente il precariato?

11) Come può il Miur garantire l’occupazione ai neo abilitati attraverso i Tfa, se vi è già un esubero di docenti a tempo indeterminato?

12) Come può il Miur attivare i Tfa per quelle classi di concorso dove non è previsto, al momento attuale, alcuno scorrimento di graduatoria?

13) Come può il sotto segretario Rossi Doria affermare, nella data 12/4/2012, che nessun corso di riconversione nel sostegno è pianificato, per poi emanare, soltanto 4 giorni dopo, il decreto n. 7?