IL CASO

Scuole cattoliche: "L'Imu non ci spetta"
Ma il Fisco spedisce i solleciti

Gli istituti parificati come i luoghi di culto? L'Agenzia delle entrate non la pensa così e i genitori degli studenti protestano. L'Agesc: "Troppa incertezza, la tassa avrebbe effetto di aumentare le rette di iscrizione e peserebbe sulle famiglie"

di Salvo Intravaia la Repubblica, 2.7.2012

Torna l'incubo Imu per le scuole cattoliche. "Cartelle pazze" oppure le paritarie confessionali, come quelle laiche con fini di lucro, sono tenute a pagare l'Imposta municipale unica reintrodotta dal governo Monti? L'unica cosa certa è che nei giorni scorsi le paritarie cattoliche, che non hanno versato la prima rata dell'Imu, si sono viste recapitare il sollecito di pagamento della tassa che per le case sostituisce l'Ici. I gestori però non intendono pagarla. Sono migliaia gli edifici scolastici di proprietà della chiesa adibiti a scuola e l'eventuale pagamento dell'imposta farebbe lievitare anche la tassa di iscrizione. Una eventualità che potrebbe determinare un ulteriore calo delle iscrizioni, mettendo a rischio queste realtà.

Per scongiurare tutto questo, scende in campo l'Associazione dei genitori delle scuole cattoliche (Agesc). "Chiediamo - dichiara Roberto Gontero, presidente dell'Agesc - che le scuole paritarie, in quanto enti non profit, non debbano pagare l'Imu. In questi giorni l'Agenzia delle entrate sta inviando una serie di cartelle esattoriali Imu alle scuole paritarie. Eppure il presidente del consiglio non più tardi di due mesi fa aveva garantito che non avrebbero dovuto pagare l'imposta". In effetti, a fine febbraio, Mario Monti disse che le scuole religiose avrebbero pagato l'Imu solo se rientranti fra quelle aventi finalità commerciali. Non è questo il caso?

La nuova disciplina introdotta dal governo prevede che gli immobili adibiti in via esclusiva a luogo di culto non pagheranno l'Imu. Le scuole cattoliche possono essere assimilate a chiese? Secondo il Fisco, la risposta è no. "Siamo davanti a una grave situazione di incertezza - dice il presidente Agesc - e molti genitori si trovano nella condizione di non sapere se il figlio porterà a termine il ciclo scolastico nella stessa scuola dove l'ha iniziato". Il pagamento dell'Imu, secondo l'Agesc, farebbe infatti lievitare la retta scolastica, che in tempi di crisi pesa sui bilanci familiari ancora di più. Le strutture della chiesa adibite a scuola sono 8.644 e il pagamento dell'Imu rappresenterebbe una stangata senza precedenti, dal momento che in passato non pagavano l'Ici.

I genitori dell'Agesc, tra l'altro, non si limitano a chiedere l'esenzione dall'Imu per le paritarie cattoliche, ma chiedono che la retta richiesta dalle scuole alle famiglie possa in qualche modo essere detratta dalle tasse. "La retta per la scuola paritaria - conclude Roberto Gontero - dovrebbe potere essere almeno detratta come credito d'imposta, così come viene fatto, ad esempio, per le spese per la palestra". Una proposta che in questo momento sembra di difficile recepimento oggi che il governo sta rivedendo la spesa pubblica e annuncia tagli ovunque, scuola compresa.