Tfa, pre-selezioni severissime: di A.G. La Tecnica della Scuola, 21.7.2012 Nelle università di Cagliari, Calabria, Cassino, Lumsa Roma, Milano, Sassari, Trento e Urbino i corsi di questa disciplina non partiranno. Pochissimi ammessi negli altri atenei. Si salvano solo Palermo e Roma Tre. Immediate le polemiche: test troppo nozionistici. I Tfa continuano a scatenare polemiche. Stavolta al centro dell’attenzione sono andati a finire i test somministrati nei giorni scorsi, in contemporanea, a migliaia di candidati all’accesso ai tirocini formativi abilitanti cosiddetti “normali”: che fossero di difficile esecuzione si sapeva, ma che per molti si trasformassero in uno scoglio impossibile da superare non si poteva prevedere. Circostanza che si è verificata, invece, in 8 delle 37 selezioni per accedere alle prove scritte della classe di concorso A036 (Filosofia, Psicologia e Scienze dell’educazione): col risultato che in oltre il 20% degli atenei che si erano fatti carico di svolgere i corsi – nello specifico Cagliari, Calabria, Cassino, Lumsa Roma, Milano, Sassari, Trento e Urbino - le lezioni di questa disciplina non si svolgeranno. I dati della non ammissione di massa in questi 8 atenei (dove gli aspiranti non sono riusciti a rispondere correttamente ad almeno 42 quesiti su 60) sono estrapolabili dal sito internet del Cineca. L’estrema severità delle commissioni che hanno curato la stesura dei quiz (ogni ateneo ha predisposto i propri) ha così determinato una situazione a dir poco imbarazzante. È possibile, infatti, che nessun aspirante all’abilitazione sia a conoscenza di quelle che dovrebbero essere le nozioni base della disciplina? L’alto livello di difficoltà della prova composta da 60 quiz a risposta multipla, inoltre, sarebbe una costante. Nelle altre università non è che sia andata molto meglio: sempre per la A036, in altri sei atenei si è registrato un solo candidato promosso; in altri quattro casi ne sono passati appena due. Modesto il numero, appena tre ammessi, in altri quattro, che hanno dato il via libera a soli tre partecipanti. Ci fermiamo qui: per dire che in 22 atenei su 37 la selezione è andata oltre ogni logica. Gli unici che sono riusciti ad ammettere un numero decente di candidati alle prove selettive sono stati gli atenei di Palermo (hanno raggiunto i 21/30 in 21) e Roma Tre (19 ammessi).
Immediate sono scattate le proteste dei partecipanti alle prove.
Prima di tutto perché bocciare indistintamente non può essere
sinonimo di efficienza. Soprattutto quando la selezione, sostengono
diversi candidati, avviene tramite quesiti di tipo nozionistico. |