Spending review: Bastico (PD),
è sempre la scuola a pagare

 dall'ANSA, 31.7.2012

(ANSA) - ROMA, 31 LUG - ''Ho chiesto al governo di intervenire con un prossimo provvedimento per introdurre correttivi ad alcune norme incongruenti e discriminatorie
relative al personale della scuola, che sono contenute nel Dl spending review''. Lo afferma in una nota la senatrice del Pd Mariangela Bastico.

''La scuola, con questa legge, e' chiamata ancora una volta a contribuire tanto alla riduzione della spesa pubblica: altri 15.000 posti saranno sottratti e i docenti e gli Ata precari che li occupano saranno espulsi. E questo avviene - aggiunge la parlamentare - dopo che negli ultimi tre anni, a causa della manovra Gelmini-Tremonti del 2008, sono stati tagliati nella scuola 132.000 posti di lavoro. A quale altro settore pubblico e' stato chiesto tanto?''.

''Ci sono poi eclatanti discriminazioni. Ad esempio il non pagamento delle ferie per i supplenti temporanei, che a differenza del personale stabile, non possono fruire dei giorni di ferie. E' il disconoscimento di un diritto costituzionalmente garantito. E i docenti inidonei, pur in soprannumero, non potranno godere delle norme sul pensionamento con i requisiti antecedenti alla riforma Fornero fino al 2014, come potranno invece fare i 24.000 dipendenti pubblici in esubero'', prosegue. ''Perche' questa disparita' di trattamento a danno di persone invalide e con gravi patologie, che dovrebbero invece essere particolarmente tutelate? E gli insegnanti tecnico pratici che, pur dotati delle abilitazioni necessarie, non possono passare ai corrispondenti insegnamenti?'', continua a chiedere Bastico.

''Infine, perche' ancora una volta si e' disconosciuto il diritto - e non il privilegio - a vedere anticipata dal 31 dicembre 2011 al 31 agosto 2012 la data entro la quale maturare i requisiti del pensionamento per il personale della scuola? Con i colleghi del Pd, mi sono battuta perche' il governo accogliesse modifiche per una maggiore equita'. Anche in considerazione del fatto che gia' sono depositati numerosi ricorsi al Tar e ai giudici del lavoro, e altri se ne profilano. Non credo nella soluzione giudiziaria ai problemi e mi auguro quindi - conclude Bastico - che il governo intervenga al piu' presto per correggere queste storture''. (ANSA).