Ombre e dubbi sulle nomine di R.P. La Tecnica della Scuola, 26.7.2012 Sfumano definitivamente i 2.386 posti, ridotti a poco meno di 1.500. Ma anche su questo numero manca ancora via libera del MEF. Le buste trasparenti della Lombardia arrivano al Miur che le considera regolari. Per il futuro bisognerà pensare a soluzioni tecniche a prova di body scanner e di hacker. Sul concorso per il reclutamento dei dirigenti scolastici soffiano venti di guerra, in parte anche poco motivati. Intanto c’è la questione delle “buste trasparenti” usate nel concorso in Lombardia. Pare che il Ministero abbia chiesto all’Usr un campione delle buste incriminate e che a viale Trastevere non siano state riscontrate irregolarità. E’ probabile che, in determinate condizioni ambientali le buste non siano perfettamente opache, ma se così fosse d’ora in poi sarà necessario ricorrere ad accorgimenti speciali perché, a questo punto, nessuno può escludere a priori che le buste vengano esaminate con strumenti particolari (infrarossi, body scanner e così via) in grado di consentire la lettura anche attraverso materiali opachi. In futuro bisognerà allora ricorrere a procedure informatiche a prova di hacker o utilizzare scatolette blindate con spesse pareti di piombo e trattare temi e buste con i nomi dei concorrenti alla stessa stregua di materiale radioattivo. Certo è che se la decisione del Tar Lombardia dovesse essere imitata anche in altre regioni, la conclusione del concorso potrebbe slittare di parecchi mesi o addirittura essere impedita. Più in generale bisogna considerare che, fino ad oggi, il Ministero dell’economia non ha ancora dato l’ok definitivo al Ministero dell’Istruzione. La questione è legata al numero di sedi effettivamente disponibili, numero che è ben lontano dai 2.386 posti che erano stati messi a concorso. Secondo le ultime stime di viale Trastevere i posti sarebbero meno di 1.500 ma anche su questo numero il Mef ha chiesto chiarimenti e precisazioni che, stando a voci ufficiose ma molto attendibili,non sono ancora state fornite. E, poiché siamo ormai alla fine di luglio, il rischio che l’intera procedura non si concluda entro il 31 agosto è più reale. Se mai questa ipotesi dovesse verificarsi il regolare avvio del nuovo anno scolastico potrebbe essere messo in discussione soprattutto nelle regioni del Nord come Piemonte, Lombardia e Veneto dove i dirigenti in servizio potrebbero non essere sufficienti per coprire tutte le sedi vacanti a meno di assegnare reggenze improbabili con sedi distanti fra di loro anche 100 chilometri. |