L’idea di premiare il merito
scolastico viene dal Piemonte

di Aldo Domenico Ficara La Tecnica della Scuola, 11.6.2012

La recente proposta del Miur di premiare il merito scolastico, che tanto fa discutere all’interno dei sindacati e delle riviste specializzate di settore, non è una novità in senso assoluto.

Da qualche anno a questa parte, nel comune di Borgomanero in provincia di Novara si rinnovano annualmente le procedure del concorso "Studente dell'anno", che premia il miglior studente o studentessa di Borgomanero.

A questo concorso possono partecipare tutti gli iscritti alle scuole superiori, residenti a Borgomanero, che hanno conseguito la media dell'8 alla fine dell'anno scolastico. I premi vanno dai 600 euro per lo "studente dell'anno" ai 350 euro per i migliori studenti di ogni scuola.

Massimo Gramellini, in uno dei suoi corsivi sulla “Stampa”, scriveva “Chi parla e scrive male, pensa male. È come uno che esce di casa con le scarpe slacciate: magari cammina per qualche metro, però prima o poi cade”, questo pensiero ha indotto il comune di Borgomanero a premiare chi ha le scarpe allacciate e chi aiuta i loro figli ad allacciarle.

Considerate le origini professionali del ministro Profumo (rettore del Politecnico di Torino), la sede del quotidiano La Stampa e del concorso sopra descritto, sembrerebbe che nel Piemonte venga molto apprezzata l’idea della premialità del merito scolastico.

Un particolare, che non è di poco conto, è quello che l’attuale Ministro dell'istruzione, più volte ha onorato, con la sua professionalità, il valore dell’elettrotecnica italiana, infatti, lui stesso ha vinto il premio per il secondo miglior lavoro della Conferenza IEEE-IAS (Stati Uniti) nel 1991 e nel 1997, per il miglior lavoro della Conferenza IEEE-IAS (Stati Uniti) nel 1992 e per il miglior lavoro alla conferenza IPEC a Niigata (Giappone) nel 2005. Di contro, però, sono molte le sirene che affermano: “non c’è merito nel merito“.