Question time sui concorsi: da Tuttoscuola, 18.6.2012 La settimana scorsa al Senato il ministro Profumo si è sottoposto a un fuoco di fila in Commissione istruzione per fronteggiare due questioni di forte attualità: concorsi e TFA. Profumo ha fatto sapere che per l'accesso ai ruoli del personale docente della scuola sono in programma due bandi di concorso; il primo prevede 7.400 posti e partirà prima dell'estate. Si svolgerà - ha spiegato il ministro - secondo le vecchie regole e riguarderà i posti disponibili negli anni scolastici 2013-2014 e 2014-2015. Il secondo sarà avviato nella primavera del 2013 secondo una nuova procedura per introdurre criteri di selezione più rispondenti a principi di selettività e valorizzazione delle capacità e dell'impegno. Per quanto riguarda i costi relativi ai percorsi di Tfa (Tirocini formativi attivi), Profumo ha precisato che l'importo della tassa, anche dopo un confronto tra gli atenei, oscilla tra 2500 e 3500 euro, e ha ribadito che per i docenti non abilitati che hanno svolto servizio per 360 giorni, è previsto un diverso percorso per il conseguimento dell'abilitazione. A questo proposito, sono in corso di definizione modifiche al decreto ministeriale n. 249 del 2010 proprio per istituire per questa categoria di docenti percorsi formativi abilitanti speciali, che non prevedano test di ingresso e tirocinio. Le risposte fornite alle diverse domande dei senatori non hanno sostanzialmente aggiunto grandi novità sui due argomenti più volte trattati informalmente dal ministro, ma hanno consentito di intercettare le posizioni dei partiti sulle due problematiche. Per il sen. Possa del Pdl i giovani abilitati devono poter contare su quote certe di posti con prospettiva di assunzione attraverso i concorsi di reclutamento della scuola, dando loro la possibilità di inserimento, perché occorre dare prospettiva ai giovani, dare speranza. Gli ha fatto eco il sen. Rusconi (PD), che ha evidenziato come nessuna riforma seria e convincente della scuola può prescindere da una rimotivazione del personale docente, da come questa professione ridiventi oggetto di ambizione per i giovani più preparati e capaci. Per il sen. Valditara del Terzo Polo una buona formazione ed una meritocratica selezione degli insegnanti sono essenziali per una buona scuola, che dovrà essere sempre più oggetto di valutazione circa i risultati raggiunti anche al fine di premiare economicamente il merito ai docenti. Per Valditara occorrerebbe prevedere un percorso successivo alla laurea in ogni Regione, che si concluda con un esame che renda decisivi i criteri omogenei di valutazione, così da evitare i vantaggi di partenza fondati sui titoli, che hanno talvolta un significato diverso da università ad università. È indispensabile una verifica delle attitudini all'insegnamento. |