La scuola primaria “è mobile”

di Pippo Frisone ScuolaOggi 7.6.2012

Non proprio “qual piume al vento” ma ancora una volta la mobilità nella scuola primaria, fatta di grandi numeri, non delude.

Più al centro-nord e meno al Sud, c’è ancora tanta mobilità territoriale ma anche professionale. Sebbene le cessazioni siano state leggermente al di sotto degli anni precedenti, grazie alla Fornero, gli spazi per nuove assunzioni a tempo indeterminato rimangono ancora di una certa consistenza soprattutto nelle regioni del nord.

La primaria si conferma quindi, nel disastrato panorama scolastico, un segmento di scuola che mantiene oltre a qualche chance di possibile rinnovamento, l’opportunità di offrire ancora qualche speranza ai giovani.

Ogni anno, con la pubblicazione dei trasferimenti assistiamo più o meno al ripetersi degli stessi fenomeni, nonostante leggi e leggine tentano di ridurre al minimo la mobilità del personale.

Dal blocco triennale dei trasferimenti si è passati quest’anno al blocco quinquennale per i neo-assunti.

Ora mentre questi ultimi si spostano nella seconda fase tra comuni diversi, rimanendo all’interno della stessa provincia per avere la sede definitiva, i beneficiari della legge 104 vecchi e nuovi, riescono addirittura a spostarsi anche fuori provincia, raggiungendo le ambite scuole nel meridione.

Da Milano sono 195 i trasferimenti in uscita, per lo più nelle province del sud.

All’interno dello stesso comune sono 150 i movimenti mentre tra comuni diversi della provincia risultano 972, la maggior parte dei quali ,neo assunti che nel 2011/12, erano in attesa di sede definitiva.

I trasferimenti in ingresso nella provincia di Milano calano complessivamente di numero, attestandosi ad appena 48 unità.

Ma quel che colpisce di più è che tra trasferimenti in entrata, in uscita e pensionamenti, i posti in organico di diritto, disponibili e vacanti al 1.9.2012, rimangono anche per il prossimo anno relativamente molto alti. A Milano sono infatti 697 i posti comuni vacanti e 90 i posti di sostegno. In Lombardia sono 1.229 posti comuni e 189 i posti di sostegno privi di titolari.

Calano gli esuberi della primaria per lo più grazie ai pensionamenti, riducendosi a 397 in tutta Italia mentre i posti vacanti per lo più nel centro nord ammontano a 4.881 posti comuni e 1.178 sul sostegno per complessivi 6.059 posti.

Posti sufficienti per fissare un contingente di nuove nomine in ruolo di alcune migliaia di posti , scorrere le graduatorie ad esaurimento, bandire i nuovi concorsi e perché no, avviare anche i TFA riservati, previsti per gli altri docenti, ma finora considerati tabù nella scuola primaria.

Un’occasione in più per un tecnico d’alto livello come il ministro Profumo , per passare una buona volta per tutte dalle parole ai fatti.