Lingue
straniere e scuola Primaria... da Mariapia Labita, 13.6.2012 Gentilissimo Ministro Profumo
Sono una maestra
precaria, quella che le ha scritto tante lettere …..sempre io, lo
so, un po’ seccante. Abbia pazienza! I vecchi tornano un po’ bambini
e quindi è importante ascoltarli!
Leggo alla voce Lingue Comunitarie
che i bambini acquisirebbero, attraverso lo studio della
lingua straniera, strumenti utili alla cittadinanza attiva anche
OLTRE i confini nazionali.
Vorrei fare alcune
considerazioni che potrebbero sembrare “ di parte” in quanto risulto
abilitata solo su lingua francese, titolo conseguito contestualmente
al concorso ordinario in vista del bilinguismo alla scuola
elementare, tuttavia quel che sto per scrivere è semplicemente una
visione allargata della problematica di noi precari sprovvisti di
titolo per insegnare inglese, cosa che, come LEI dovrebbe sapere, ci
sta procurando non pochi problemi sul fronte del lavoro!
Che senso avrebbe
iniziare dalla scuola media una seconda lingua come lo SPAGNOLO,
FRANCESE, TEDESCO o CINESE che sia, se molteplici studi in merito
all’acquisizione delle lingue confermano che bisogna cominciare
dalla tenera età per promuoverne l’apprendimento come se fosse
LINGUA MADRE.
Essendo l’Italia vicina
di Spagna e Francia ma non solo…….non crede che puntando su tali
lingue si potrebbe facilitare un futuro per i giovani in queste
nazioni sul fronte del lavoro?
Non crede, Signor
Ministro, (e vado contro i miei stessi interessi dato che potrei
insegnare il francese…) che per migliorare l’apprendimento delle
lingue straniere bisognerebbe affidare tale insegnamento a persone
che nel loro corso di studi abbiano previsto di diventare insegnanti
di lingua in modo specifico? Ancora meglio se fosse affidato a
docenti madrelingua. So che il Ministero SPRECA parecchi denari per istituire CORSI di FORMAZIONE per lingua inglese per formare MAESTRI/E di ruolo che, peraltro, essendo persone più che adulte trovano parecchia difficoltà nell’imparare le lingue straniere! Le pare giusto obbligare la gente a studiare una lingua straniera ed poi anche ad insegnarla? Conosco diverse colleghe di ruolo che farebbero a meno di questa formazione! Capisco che si vuole risparmiare ma non credo sia proficuo farlo sulla pelle dei bambini e quindi sulle “future generazioni”…….alla faccia della famosa qualità, preparazione ecc ecc……troppo lungo da discutere in poche righe, mi creda!
Non pensa, quindi, signor Ministro all’Istruzione che converrebbe impiegare le medesime risorse finanziarie investendo questo denaro in modo più UTILE che non sul famoso Maestro Unico che NON ESISTE? Non crede pertanto contraddittoria tale Bozza che la fa tanto “fumosa” sul nuovo Umanesimo e poi tira dritto su una QUESTIONE talmente IMPORTANTE come la LINGUA STRANIERA? Distinti saluti
Dalla solita vecchia maestra precaria di Palermo che ha tanto a cuore DAVVERO la qualità della scuola statale. E gli altri invece?......................... |