Intervengono anche Valentina Aprea e Patrizio Bianchi

Passera: ITS decisivi per la crescita

da Tuttoscuola, 13.6.2012

Corrado Passera, Ministro dello sviluppo economico, ha anticipato alla tarda mattinata il suo atteso intervento alla conferenza dei servizi “Collegare filiere produttive e formative per la crescita del Paese”, in corso di svolgimento nella sala dello Stenditoio del Ministero dei Beni Culturali.

Anche Passera, come poco prima di lui aveva fatto il suo collega di governo Profumo, ha giudicato determinante per la competitività del sistema Paese il successo degli Istituti Tecnici Superiori in un contesto di valorizzazione dell’intera filiera dell’istruzione tecnica.

Da questo punto di vista ha giudicato un grave errore, quasi una prova di autolesionismo, ogni ipotesi (passata, ma eventualmente anche presente o ricorrente) di licealizzazione dell’istruzione tecnica, il cui vero limite è sempre stato, in Italia, quello di non avere uno sbocco a livello terziario in un canale autonomo dall’università, simile a quello di cui dispongono altri Paesi, a partire dalla Germania.

Per questo la partita degli ITS appare decisiva. Essi però, ha avvertito, dovranno essere caratterizzati da una capacità di innovazione continua, e far fronte a tutta la domanda di formazione tecnica superiore: a quella iniziale (non dovrà più accadere, ha detto, che restino scoperte decine di migliaia di offerte di lavoro per tecnici) ma anche a quella dei lavoratori occupati, la cui competenza professionale ha bisogno di continuo aggiornamento.

Esperienze positive, comunque, non mancano. Valentina Aprea, assessore all’istruzione e formazione della Regione Lombardia e Patrizio Bianchi, che ha lo stesso incarico nella Regione Emilia Romagna, ne hanno parlato nei loro interventi sottolineando, la prima, il carattere innovativo delle iniziative in corso e in cantiere in Lombardia, e il secondo la positività della collaborazione tra i diversi soggetti interessati realizzata in Emilia-Romagna.

Un tema toccato anche da Passera: “Occorre mettere insieme tutti i pezzi dell’ingranaggio senza gelosie istituzionali”.