La scuola siamo noi

Il merito può attendere

di Corrado Zunino la Repubblica, 12.6.2012

Il merito può attendere. E il ministro del Merito, Francesco Profumo, attende. La settimana scorsa è filata via senza colpo ferire la presentazione in Consiglio dei ministri del decreto (o legge) sui "migliori studenti dell'anno": tre giorni indicati dal Miur per l'appuntamento, nulla. E questa settimana andrà via con la stessa scioltezza: niente riforma del merito in Cdm.

Profumo aveva presentato il provvedimento ai partiti con convinzione, ma il ritorno di critica è stato così intenso da aver fermato i migliori propositi. Il ministro lo chiama dibattito - e in verità mai come in questo periodo si è tornati a parlare di scuola - , ma il dibattito è stato così intenso e politicamente orientato che il ministro fatica a capire come uscirne.

E sì, perché - e questo è il secondo problema - c'è tutta la gamba del Partito democratico (diciamo l'ala Fioroni-Puglisi) a chiedere ampie revisioni del "decreto". E il Pd è asse portante di questo governo. Non è un caso che i problemi di Profumo con i suoi azionisti politici siano gli stessi del premier Monti. Il presidente del Consiglio ha reagito ai veti, però: ha sbattuto le nomine Rai in faccia ai partiti. Profumo per ora attende, verrebbe da dire traccheggia. Non ha ancora deciso se spacchetterà il provvedimento, per esempio: decreto per l'università e legge, da presentare successivamente, per la riforma della scuola (con ampia discussione in Parlamento). Non ha ancora deciso se presentare il pacchetto merito insieme al decreto sviluppo delle Infrastrutture (a sua volta rinviato per turbolenza politica) o in solitudine. E c'è il suo sottosegretario, Marco Rossi-Doria, il maestro di strada, che bussa a risorse. Risorse per la scuola, però, proprio non se ne vedono.