NEL VICENTINO

Scuola a rischio sismico, studenti
di elementari e medie nei container

Recoaro Terme. Nuove aule predisposte dalla società austriaca che ha costruito i prefabbricati per L'Aquila e Aulla. Il sindaco alpinista: l'edificio costruito nel 1971 non è sicuro.

 Il Corriere del Veneto, 3.12.2012

RECOARO TERME (Vicenza) - Non sono terremotati ma per evitare che la scuola, dichiarata da anni a rischio sismico, finisca per collassare provocando una tragedia, allievi e studenti di Recoaro Terme, 425 metri sul livello del mare, da lunedì prossimo andranno a lezione in nuovi container. Lo ha deciso il sindaco Franco Perlotto incaricando l'azienda austriaca Ctx Containex fornitrice delle strutture dell'Aquila e di Aulla, il paese toscano devastato dall'alluvione di novembre, di realizzare a tempo di record le nuove scuole per i 403 studenti delle elementari e medie dell'istituto Floriani del centro termale. Il sindaco, ha quindi deciso di liberare il plesso scolastico, costruito nel 1971 perché «già nel 2005 - spiega Perlotto, uno dei più grandi scalatori italiani - la commissione antisismica aveva ritenuto la struttura non idonea e quindi pericolosa. Al momento della mia elezione, nel 2009, ho individuato nelle scuole il primo problema da risolvere e altre verifiche hanno confermato i rischi».

La scorsa estate, nelle scuole si erano staccati pesanti pezzi di intonaco: se fosse successo con i ragazzi presenti si sarebbe sfiorata la tragedia. «A quel punto - aggiunge Perlotto - è partito l'iter per i container, che hanno un costo di 190 mila euro all'anno di noleggio, a cui si sono aggiunti 200 mila di euro di lavori di urbanizzazione». «Quella dei container scolastici - ricorda ancora - è stata l'ultima soluzione percorribile. In paese non c'erano altre strutture libere, mentre la soluzione di distribuirli nei vari hotel era impraticabile perché i bambini sono troppi. Abbiamo risolto il problema dell'asilo nido, spostando 36 bambini in un edificio». Gli studenti di elementari e medie avrebbero potuto essere distribuiti nei paesi della vallata, ma è un'ipotesi che il Comune non ha mai voluto prendere in considerazione. A Recoaro già l'80% dei residenti è pendolare recandosi al lavoro in altri Comuni. Spostando i bambini qualche famiglia si sarebbe trasferita, favorendo lo spopolamento della montagna. Da qui la decisione di «parcheggiare» i container. A Recoaro la struttura, suddivisa in moduli, comprende 20 aule scolastiche, più un'altra decina di locali, compresi i servizi igienici. «Appena il prefetto di Vicenza ha letto la documentazione - spiega Perlotto - mi ha spinto a procedere con questa soluzione abbiamo deciso di fare il trasloco durante le vacanze di Natale. Si tratta di strutture moderne più salutari di quelle in cui i ragazzi sono stati sino ad ora. E se qualche genitore ha timori per il freddo, posso assicurare che dentro fa troppo caldo». Quella del container non sarà comunque una soluzione definitiva. Per Perlotto «l'alternativa è quella di costruire nuove scuole nella stessa area dei container. Il costo si aggira tra i 4 e 5 milioni di euro, una cifra insostenibile per un piccolo paese come il nostro. Busseremo in Regione e in altri enti, chiederemo l'accesso dei fondi per la montagna anche a livello di europeo. Se non ci lasceranno soli - conclude il sindaco - contiamo di farcela in un paio d'anni».