Concorso DS, il Consiglio di Stato Tuttoscuola, 23.1.2012 Il Consiglio di Stato, con ordinanze 64 e 67 dell’11 gennaio scorso, pone un’ipoteca sulla regolarità del prosieguo del concorso per dirigenti scolastici. Ne dà notizia l’Anief che fin dall’inizio aveva avanzato riserve sulla regolarità delle prove di preselezione dell’ottobre scorso, organizzando ricorsi a raffica su cui si sono pronunciati Tar lazio e Consiglio di Stato. “Con le ordinanze n. 64/2012 e n. 67/2012 dell’11 gennaio 2012, i giudici di Palazzo Spada sciolgono ogni riserva sulla valutazione del test - nel confermare il provvedimento monocratico che aveva consentito l’ammissione di alcuni ricorrenti che avevano maturato un punteggio tra i 75 e gli 80 punti - e attestano l’illegittimità dell’intera procedura concorsuale, anticipando così la decisione di merito: “Considerato che, ad un primo esame, l’appello cautelare in epigrafe appare meritevole di parziale accoglimento laddove ha rilevato - per un verso - il carattere obiettivamente erroneo di alcuni dei quiz somministrati e - per altro verso - l’alta probabilità che, in assenza degli errori in questione, gli appellanti avrebbero potuto accedere al prosieguo delle prove concorsuali.” “Difficile, dunque, - continua l’Anief - che i giudici del Tar Lazio, nel merito, confutino quanto ormai attestato dai giudici di secondo grado. A questo punto, secondo il presidente dell’Anief, il ministro Profumo non ha più bisogno di aspettare la decisione di merito del tribunale amministrativo e dovrebbe prendere atto dell’esito scontato del contenzioso, interrompere in auto-tutela le procedure di correzione delle prove scritte e rinnovare le prove pre-selettive”.
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