Pensioni, stop ai pagamenti di Teresa Barone da Pubblica Amministrazione, 10.1.2012 Dal prossimo marzo i pagamenti delle pensioni avverranno secondo nuove modalità, che sembrano dire basta sia alle lunghe code presso gli uffici postali sia ai rischi corsi da numerosi pensionati durante il delicato percorso necessario per ritirare personalmente il proprio denaro. A partire da marzo 2012 i titolari di una pensione superiore ai 1000 euro saranno infatti obbligati a riscuotere l’importo attraverso nuove modalità, evitando lo scambio di contanti. È così che ha stabilito una delle norme contenute nella legge n.214 del 22 dicembre 2011, istituita per garantire la tracciabilità dei pagamenti relativamente alle somme di denaro che superano, appunto, i 1000 euro. La legge cita: «Dal 7 marzo prossimo come stabilisce la manovra del governo Monti (legge n. 214 del 22 dicembre 2011), le Pubbliche Amministrazioni devono utilizzare strumenti di pagamento elettronici.» Lo stesso Inps ha invitato i pensionati coinvolti nella nuova normativa a scegliere, e comunicare, le proprie coordinate bancarie e la modalità di pagamento elettronico della quale intendono usufruire (conto corrente, libretto di risparmio, carta ricaricabile). Si parla della necessità di tutelare le persone fisiche contro furti e aggressioni, ma anche di semplificazione: in ogni caso questa nuova modalità di accredito della pensione coinvolgerà tra pochi mesi 450 mila pensionati italiani sui 2 milioni totali. I pensionati coinvolti da questa nuova normativa devono comunicare all’Inps competente - entro il 29 febbraio 2012 - la nuova modalità di pagamento elettronico scelta, sia utilizzando i servizi online del sito, sia recandosi personalmente presso gli uffici di zona con l’Iban da utilizzare e un documento di identità. Quali sono le nuove possibilità di pagamento? Si tratta in ogni caso di accrediti elettronici: accredito su conto corrente bancario, o postale, accredito su libretto nominativo (postale oppure messo a disposizione dall’istituto bancario), accredito su carta prepagata (la carta deve essere obbligatoriamente collegata a un Iban: Poste Italiane ha ideato per questo la nuova InpsCard, priva di costi). |