analisi

Iscrizioni a scuola Guida alla scelta

Sul sito del ministero i dati su laboratori, voti e professori

Maria Teresa Martinengo La Stampa, 23.12.2012

torino

Avete impegnato i sabati di novembre e dicembre, visitando scuole in vista dell’iscrizione di un figlio alla prima classe della primaria, delle medie o delle superiori? Avete ascoltato con attenzione, e a volte con ansia, le spiegazioni di dirigenti, professori o maestre? Passato ore a soppesare impressioni ed esperienze di amici e conoscenti? Alla fine avete la sensazione che ognuno veda le cose in maniera troppo personale? Da qualche giorno, in vista della scadenza del 20 febbraio, avete un importante strumento in più per integrare le vostre informazioni: il ministero ha messo a disposizione delle famiglie il progetto «La scuola in chiaro», una sezione del sito www.istruzione.it che fornisce una serie di dati oggettivi sugli istituti. Le «scoperte» che si fanno aprendo le schede possono sorprendere: alcuni dati, infatti, sono stati finora considerati dalle scuole come appartenenti alla sfera della loro «privacy» e difficilmente li avrete appresi nelle giornate «a porte aperte». Nella «Scuola in chiaro» è il Miur a fornire numeri e percentuali «indiscrete», le scuole integrano il loro profilo con il piano dell’offerta formativa, le dotazioni, i piani orari e così via. Solo una parte degli istituti, però, ha provveduto a completare l’identikit (che si trova, è vero, anche nel singolo sito internet). Nello scorrere le informazioni occorre poi prestare attenzione al fatto che alcuni grafici devono essere «interpretati». Infine... «La scuola in chiaro» non è ancora perfettamente funzionante e lascia vuota, per ora, l’area «valutazione».

Pof, moduli, iscrizioni

Una volta in www.istruzione.it, quindi nella «Scuola in chiaro», e selezionata la scuola, la home page d’istituto offre la scelta tra diverse aree. «Didattica», spesso non ancora interamente compilata, contiene i modelli per le iscrizioni on line. Questa modalità richiede l’utilizzo di uno scanner (la consegna del modulo cartaceo resterà per quest’anno sicuramente la più utilizzata). Chi vuole, può avviare l’iscrizione on line, consegnando poi il cartaceo. In questa sezione dovrebbero comparire il Piano dell’offerta formativa, stage e certificazioni, attrezzature (palestre, laboratori, bar), attività come corsi di teatro.

Multimedialità

Le informazioni di questa sottosezione sono importanti indicatori, soprattutto per le scuole ad indirizzo scientifico e tecnico, per i licei linguistici e non solo. Fino a ieri, però, era inaffidabile: tutte le scuole, dalle primarie alle superiori, risultavano dotate di 210 pc, con una media di 4,2 studenti per postazione. Un errore.

Alunni iscritti

In questa area si può scoprire se, nell’anno in corso, una scuola ha meno allievi (e quindi consensi) rispetto ai due precedenti. Lo si coglie non solo dal numero di classi prime rispetto alle seconde (i tagli, in generale, ne hanno comunque ridotto la quantità, e lo si nota dal numero medio di alunni), ma soprattutto dagli iscritti 2011/12 confrontati con i due anni precedenti (disponibili nel sito). I «trasferimenti in uscita» nel corso del primo anno parlano in qualche modo della severità e dell’atmosfera, della capacità di «accogliere». Ma non si può neppure escludere una casuale concentrazione di ragazzi che hanno sbagliato la scelta. Altrettanto fanno riflettere, in alcune scuole, i «trasferimenti in entrata» nel primo anno, e i ripetenti.

Risultati e voti finali

È illuminante mettere a confronto più scuole superiori dello stesso tipo alla sezione in cui sono riepilogati i risultati degli scrutini di giugno (promossi, sospesi e bocciati) e di quelli di settembre. Ricordando che, nel primo anno, molte «uscite» comportano di solito meno sospensioni e bocciature (la classe ha perso per strada gli elementi meno «appassionati», ma forse la scuola non è stata capace di farli appassionare almeno un po’?). Un elemento abbastanza «oggettivo» rispetto alla «qualità» di un istituto, rispetto ad altri dello stesso tipo, è l’esito dell’esame di maturità: nel sito sono evidenziate le diverse fasce di votazione. E non contano solo i 100, ma anche i voti che vi si avvicinano e la zona «60».

Docenti precari e in ruolo

Chi non desidera evitare al proprio figlio di cambiare insegnante ogni anno? Alla sezione «Personale» si scopre quanti sono gli insegnanti a tempo determinato e indeterminato, quanti i loro giorni di assenza nell’anno (attenzione, non solo per malattia ma anche per «distacco»), quanti i pensionamenti e le richieste di trasferimento.

Situazione finanziaria

Questa parte ha preoccupato i dirigenti, dal momento che i dati non vengono spiegati nei dettagli. Nel sito risulta che i maggiori costi della scuola (esclusi gli stipendi) sono sostenuti dalle famiglie. Non si tratta, di una generalizzata impennata di richieste di «contributi volontari» all’atto dell’iscrizione, che pure qua e là esiste (talvolta la richiesta viene ripetuta nel corso dell’anno per realizzare specifici progetti!). In effetti la voce «contributi da privati» registra tutto il flusso di denaro che transita obbligatoriamente sul conto corrente delle scuole per gite, uscite e, nel caso in cui li organizzino, soggiorni estivi.