Profumo: Più studenti stranieri
nelle università italiane

 Tuttoscuola, 21.2.2012

Il ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Francesco Profumo ha illustrato ieri in un'intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore il progetto di apertura delle università italiane agli stranieri: “L'apertura delle università italiane agli studenti stranieri deve essere un 'progetto Paese' che coinvolge molti attori, dall’università all’impresa, e si attua su piani diversi: non bisogna pensare nella solita chiave solo normativa, anche perché, negli anni, di regole e regolette ne abbiamo scritte fin troppe”.

Per il ministro l'obiettivo “è quello di aumentare la presenza nelle nostre università di studenti che provengano dai grandi Paesi non solo europei. L’obiettivo, però, non è solo statistico: parlo di progetto Paese perché studenti cresciuti in contesti più internazionali sono importanti per le imprese sotto un duplice profilo: i laureati stranieri che possono arrivare all`impresa dopo aver già assorbito la cultura italiana, e quelli italiani già abituati a un contesto internazionale. Uno sviluppo di questo tipo serve a tutti”.

Profumo ha spiegato che l'internazionalizzazione degli atenei passa per una revisione dell'intero meccanismo organizzativo. In particolare, “Bisogna eliminare il disallineamento con il calendario internazionale, che è guidato dai tempi anglosassoni. Chi decide di studiare all'estero, in genere comincia a informarsi un paio di anni prima, e poi presenta domande in più Paesi perché ovviamente non sa dove riuscirà a superare le selezioni. Il mondo anglosassone apre la stagione della selezione nell'autunno dell'anno accademico precedente a quello del corso vero e proprio, e la chiude a gennaio. Noi, che facciamo tutti i test nel settembre dello stesso anno in cui inizia il corso, rischiamo quindi di rivolgerci solo agli studenti che hanno provato senza successo test in altri Paesi”.