Pensionamenti: il Miur è latitante di R.P. La Tecnica della Scuola, 22.2.2012 L'accusa arriva dall'ANP che ricorda che entro il 28 febbraio i dirigenti scolastici devono notificare al personale interessato il raggiungimento dei requisiti per il pensionamento. Ma per ora non ci sono disposizioni della Amministrazione scolastica. La materia riguardante i pensionamenti del personale della scuola si fa sempre più complessa e complicata, ma l’Amministrazione si guarda bene dal dare disposizioni chiare e non fornisce il dovuto supporto tecnico ai dirigenti scolastici che si trovano in tal modo a rischiare in prima persona di omettere adempimenti importanti o di commettere gravi errori: lo sostiene l’Anp in un secco comunicato di poche ore fa. Il punto più controverso di tutta la questione riguarda il cosiddetto “pensionamento coatto” del personale che ha raggiunto i requisiti per il collocamento a riposo.
Secondo l’Anp “l'Amministrazione non può far valere i requisiti
posseduti dai singoli entro il 31 dicembre 2011 per collocarli in
pensione; se lo facesse, il provvedimento di pensionamento coatto si
configurerebbe a tutti gli effetti come un vero e proprio
licenziamento, con possibilità di ricorso da parte del lavoratore ai
sensi dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori”. D’altra parte - aggiunge ancora l’Anp - il comma 20 dell'art.24 del decreto legge n. 201/2011 afferma in modo esplicito che i termini per la pensione coatta, prevista già dalla legge 133/2008, devono tenere conto della rideterminazione dei nuovi requisiti di accesso al pensionamento. L’articolo 72 della legge 133/08 prevedeva il pensionamento coatto per il personale che avesse raggiunto i 40 anni di contributi oppure i 65 anni di età. Il DL 201 ha innovato la materia introducendo l’istituto del “pensionamento anticipato” a cui però è il dipendente che può accedere. “Insomma - argomenta ancora l’Anp - bisogna tener conto dei nuovi requisiti per la pensione di vecchiaia, altrimenti il collocamento in pensione si configura come un vero e proprio licenziamento, con tutte le conseguenze del caso”. Senza considerare che il fatto che i dirigenti scolastici hanno a loro volta obblighi nei confronti dei propri dipendenti: il 28 febbraio scade il termine ultimo per inviare il preavviso di pensionamento coatto al personale scolastico che abbia i requisiti e l’Anpo suggerisce ai dirigenti scolastici di provvedere in tal senso, fatta salva la possibilità di revocare il provvedimento in caso di indicazioni difformi da parte dell'amministrazione centrale. “L'amministrazione centrale e periferica del MIUR - conclude polemicamente il sindacato di Giorgio Rembado - non sapendo cosa decidere rimane in attesa che qualche altro ministero sbrogli la matassa”. |