Dubbi di incostituzionalità A poche ore dall'ok del Senato timori della Lega e ricorsi dell’Anief Tuttoscuola, 15.2.2012 Il senatore Pittoni (Lega) è stato, nel bene e nel male, un po’ il mattatore della fase finale elle graduatorie ad esaurimento conclusa al Senato con l’approvazione di un maxiemendamento al DL “milleproroghe”, sul quale il Governo ha posto la fiducia, passata a larghissima maggioranza. Forse, senza quel maxiemendamento e senza la fiducia, l’emendamento soppressivo proposto da Pittoni avrebbe potuto cambiare le sorti di questa strana semichiusura delle GaE. Forse. Secondo il senatore leghista la scelta del Governo sarebbe stata dettata “dalla necessità di evitare problemi con la parte del Pd non in sintonia con la linea dell'ex ministro Fioroni, che le graduatorie le aveva chiuse, per preparare il terreno alla riforma del reclutamento”. La preoccupazione di Pittoni, espressa nel suo intervento in Aula, è motivata dal fatto che “inserendo oggi chi ha concluso il percorso avviato nel 2007, non si potrà poi negare lo stesso beneficio a chi ha avviato il percorso sempre nel 2007 ma lo concluderà dopo l’entrata in vigore della norma, oppure a chi lo ha avviato nel 2008, nel 2009 o deve addirittura ancora iniziarlo. Fra tali categorie non esiste infatti alcuna reale differenza sotto il profilo giuridico". "Si apre una breccia nelle graduatorie ad esaurimento - ha detto il senatore - non c'è poi più alcuna possibilità di arginare le richieste di coloro che da qui in avanti andranno a loro volta a completare il percorso di formazione conseguendo titolo abilitante all'insegnamento". "Questo perché una norma che consente l’accesso alle graduatorie ad esaurimento, anche solo di alcuni dei docenti che hanno avviato il percorso di formazione dopo la chiusura delle graduatorie, potrà essere tranquillamente utilizzata in sede giurisdizionale da chiunque. Non dovrà fare altro che denunciarne l’incostituzionalità ai sensi dell’art. 3, essendo evidente il trattamento diverso di soggetti appartenenti alla medesima categoria". Il timore del senatore leghista è già oggi nei fatti, perché l’Anief, l’Associazione sua antagonista dichiarata, ha già dato il via ai ricorsi per gli esclusi, invocando una presunta incostituzionalità della disposizione contenuta nell’emendamento del governo approvato dal Senato.
|