ANALISI DELLA COMMISSIONE EUROPEA

In alcuni paesi (anche in Italia)
in futuro carenza di insegnanti

Troppo alta l'età media dei docenti attuali: ecco i numeri

di da l'Altro Quotidiano.it, 11.2.2012

Il numero degli insegnanti che sono prossimi alla pensione - in Italia ma anche in altri paesi europei - supera o è vicino alla metà di tutti gli effettivi, mentre sempre meno nuove leve entrano nella professione. Lo afferma la Commissione europea, precisando che il problema si porrà anche in Germania, Gran Bretagna, Olanda, Austria e Belgio, oltre che in Italia. In particolare nel nostro paese, nell'insegnamento primario, i docenti in età superiore ai 50 anni sono il 44,8%, mentre in quello secondario sono il 57,9%. In Italia lo scarto tra giovani e nuovi insegnanti è notevole. Nelle scuole elementari, a fronte del 44,8% di maestri ultracinquantenni, quindi quasi la metà, solo lo 0,9% ha meno di 30 anni, e appena il 17,1% ha meno di 40 anni. Sono il 37,2%, invece, gli insegnanti che hanno tra i 41 e i 49 anni.

Anche Germania e Svezia hanno circa la metà di docenti elementari over 50, rispettivamente 49,3% e 48,1%, ma hanno comunque un maggior numero di "nuove leve" rispetto all'Italia (gli under 30 tedeschi sono il 6,6%, quelli svedesi il 5%, mentre gli under 40 sono rispettivamente il 22,1% e il 23,1%). I maestri sono invece soprattutto giovani in Belgio, Irlanda, Cipro, Lussemburgo, Malta e Gran Bretagna, dove oltre il 20% ha meno di trent'anni e quasi il 30% meno di quaranta.

Nelle scuole secondarie, dove in generale in Europa l'età media dei professori è maggiore rispetto a quella dei maestri, per l'Italia la situazione è ancora peggiore, detenendo il record assoluto nell'Ue di anzianità. A fronte della stragrande maggioranza costituita da un corpo docente ultracinquantenne (57,8%), secondo i dati di Bruxelles, appena lo 0,5% è under 30, solo il 10,2% è under 40 e il 31,4% ha tra i 40 e i 49 anni. A seguire la Germania, con il 50,7% di ultracinquantenni, che compensa però con il 3,6% di under 30 e il 20,8% di under 40. Mancano nuove leve anche in Austria, Spagna e Bulgaria, mentre Malta è il paese con i docenti più giovani (oltre la metà ha meno di quarant'anni), seguita da Polonia e Portogallo dove la fascia tra i 30 e i 39 anni è quella più folta.

La maggior parte degli insegnanti, mette in evidenza lo studio di Bruxelles realizzato da Eurydice ed Eurostat, tendono ad andare in pensione appena hanno i requisiti per farlo, tranne oltre un 5% di maestri che continua a lavorare in Danimarca oltre l'età minima pensionabile, e oltre il 5% nella scuola secondaria in Italia, Cipro, Polonia, Finlandia.

In Germania, Svezia e Norvegia questo avviene in entrambi i livelli scolastici, mentre nella Repubblica Ceca, Estonia, Lettonia e Slovenia piu' del 5% continua a lavorare anche oltre l'eta' pensionabile ufficiale. E sebbene a partire dal 2001 i requisiti per andare in pensione siano stati resi più stringenti, "se le condizioni rimangono invariate", avvertono gli esperti della scuola di Bruxelles, "i paesi dove le proporzioni di insegnanti in gruppi di eta' successivi ai 40 anni prima raggiungono un picco e poi calano, come in Germania, Italia e Austria, si troveranno di fronte a pensionamenti di massa nel vicino futuro". (fonte: Televideo Rai)