Ici Chiesa: Profumo, troveremo ASCA, 27.2.2012 (ASCA) - Roma, 27 feb - Sul pagamento dell'Ici da parte delle scuole cattoliche il governo si impegnerą a cercare la ''soluzione migliore''. Lo afferma il ministro dell'Istruzione, dell'Universitą e della Ricerca, Francesco Profumo, in un'intervista a Qn, parlando dell'Ici che dovrebbero pagare solo gli enti che iscrivono utili nei loro bilanci. ''Era in atto un processo da parte della Commissione europea nei confronti dell'Italia sugli aiuti di Stato. Il governo, questa settimana - spiega -, valuterą oggettivamente la materia per trovare la soluzione migliore''. Il ministro anticipa le prossime misure: borse di studio per tutti gli studenti universitari idonei per merito e reddito a partire dal prossimo anno, immatricolazioni all'universitą anticipate di mesi con conferma successiva all'esame di maturitą, riapertura dei concorsi per gli insegnanti e progetti specifici di rilancio nelle aree a rischio e in particolare Sicilia, Calabria, Campania e Puglia. Quello trascorso e' stato ''un anno 'difficile per le borse di studio. Le quote stanziate dallo Stato non sono state sufficienti. Stiamo lavorando per l'anno prossimo con la Conferenza Stato-Regioni e le associazioni degli studenti. L'obiettivo e' riuscire a distribuire borse di studio a tutti gli studenti idonei, per reddito e per merito. Dai 110 milioni di quest'anno siamo passati ai 170 dell'anno prossimo come contributo diretto da parte del ministero. Vedremo che cosa riusciremo a ottenere dalle Regioni come contributo aggiuntivo''. Sul problema degli abbandoni universitari ''e' opportuno che l'orientamento non si limiti all'ultimo anno delle superiori ma sia avviato fin dal quarto E' importante anticipare l'immatricolazione mesi prima degli esami di maturitą''. In merito alla possibilitą di riaprire i concorsi per i docenti, ''stiamo facendo un'analisi a monte che riguarda la nuova legge sui pensionamenti. Un'analisi dettagliata per le diverse classi di concorso, per regioni e per province. Poi valuteremo''. Il ministro parla poi di un ''progetto ad hoc per le aree a rischio'' che ''prevede tre fasi: quattro milioni di euro subito da destinarsi ad azioni specifiche; 26,7 milioni per interventi su aree di povertą e di abbandono scolastico. Queste risorse - conclude - sono collegate a situazioni gią individuate in Sicilia, Calabria, Campania e Puglia. Poi l'ultima fase e' relativa ai fondi Coesione che saranno elargiti su progetti specifici fino al 2020''. |