L'intervento 5-7 marzo RSU Pasquale Almirante La Sicilia, 5.2.2012 Dal 5 al 7 marzo 2012 si svolgeranno in tutte le scuole le elezioni per eleggere la rappresentanza sindacale di base che dovrebbe essere una delle forme più alta di democrazia, ma che agli effetti pratici serve ai sindacati per godere di tutti i diritti e le prerogative come il diritto all'assemblea in orario di servizio. Se cioè la media ottenuta tra i voti delle singole scuole e il numero degli iscritti a livello nazionale supera il 5% allora si ottiene la rappresentatività che accorda di affiggere volantini, parlare col personale, godere dei permessi retribuiti e sopratutto fare campagna elettorale e indire assemblee prima della competizione. In mancanza di questo quorum si resta fuori e bisognerà attendere il prossimo turno elettorale che fra l'altro da qualche anno ha subito uno stop. Chi ha più polvere spara, insomma, per cui la battaglia fra sigle sindacali si sta facendo aspra e ciascuno tenta di portare candidati al proprio frantoio per avere pure la possibilità della trattativa col dirigente che per lo più vorrebbe invece mani libere nella gestione della sua scuola, ignorando però che, essendo dell'autonomia didattica e amministrativa, ha pure bisogno di un minimo di controllo e di sana dialettica. In molte scuole le Rsu svolgono con onore il loro mestiere, talvolta collaborano con la presidenza soprattutto nella gestione dei fondi di istituto e nell'utilizzo del personale, mentre in altre sono pura apparenza nel senso che non riescono nemmeno a coordinarsi coi colleghi e a cogliere le loro necessità. In questo preciso tempo in quasi tutte le istituzioni scolastiche gli sforzi maggiori, oltre che per formulare gli scrutini del primo quadrimestre, sono rivolti alla promozione elettorale con la presentazione delle liste le quali, pare di capire, sono talvolta approntate alla meglio pur di cooptare candidati votabili pur di raggiungere la rappresentatività. In ogni caso le elezioni sono valide se vota il 50%+ 1 del personale e i candidati non necessariamente devono essere iscritti al sindacati o allo stesso che rappresentano, ma almeno dovrebbero conoscere alla perfezione il Contratto di lavoro perchè le loro mansioni sono rivolte soprattutto alla tutela e all'applicazione di questo prezioso strumento. Punto di riferimento dei professori, talvolta le Rsu sono riuscite a mettere sotto scacco presidi troppo sicuri di sé, mentre è giacente al Parlamento una proposta di legge, contenuta nel nuovo stato giuridico dei professori, che vorrebbe annullarle del tutto come del resto avrebbe preteso l'ex ministro Brunetta. |