Per i Tfa speciali si fa ancora in tempo di R.P. La Tecnica della Scuola, 18.12.2012 Lo sostiene il senatore leghista Mario Pittoni che rivolge un appello al Ministro Profumo per chiedergli di impegnarsi sulla questione almeno quanto si è impegnato per il concorsone. Continua la battaglia del senatore Mario Pittoni sui Tfa speciali. Nella giornata del 18 dicembre il senatore leghisti ha rivolto un appello al ministro Profumo “Gli chiediamo di attivarsi in prima persona, affinché il Consiglio di Stato venga messo in condizione di esprimere il suo parere in tempo utile per l'approvazione del provvedimento”. Ma Pittoni non perde occasione per polemizzare con il Ministro: “Profumo - afferma il senatore - si è impegnato oltre misura per far partire quella grande "lotteria" che è il concorsone, operazione fuori dal tempo (le regole sono quelle provvisorie del 1998 con la fortuna che nella preselezione gioca un ruolo fondamentale) che brucerà milioni di euro aggiungendo, invece che risolvere, problema a problema”. “Stesso impegno - ricorda ancora Pittoni - il ministro ha annunciato per lanciare un nuovo regolamento sul reclutamento degli insegnanti, scritto da qualcuno che pare neanche conoscere la legislazione scolastica”. Secondo Pittoni lo scioglimento delle Camere non dovrebbe impedire l’esame del provvedimento: “Se il Consiglio di Stato si decide a esprimere il suo parere, l’iter dei Tfa speciali potrà continuare anche dopo lo scioglimento delle Camere, in quanto le commissioni parlamentari restano in carica per l’ordinaria amministrazione”. “Se, al contrario, il Consiglio di Stato decide di non decidere - conclude Pittoni - i Tfa speciali sono destinati ad arenarsi”. Pittoni ha intenzione però di intervenire anche sulla questione della bozza di regolamento sulle nuove modalità di reclutamento e annuncia di avere già pronta una accurata e ampia relazione critica che servirà anche - secondo il senatore della Lega - a evidenziare l’incompetenza tecnica di chi ha redatto il testo che già da qualche giorno sta circolando in rete. |