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Concorso a cattedra:
Un atto amministrativo può essere impugnato se
viziato da di Enrico Maranzana da Regolarità e Trasparenza nella Scuola, 28.12.2012 Questo scritto vaglia la prova selettiva del concorso a cattedra, per valutarne la legittimità.
Una domanda ha significato La proiezione del principio enunciato sul test messo a punto per la selezione degli aspiranti docenti produce un esito desolante: la relazione quesito/ambito di lavoro è inesistente. Il testo della prova veicola un’immagine delle discipline linguistiche e informatiche superficiale, nozionistica, non strutturata, indipendente della strumentalità della conoscenza rispetto ai traguardi istituzionali.
Assurdo appare il senso ultimo del questionario: si possono mettere
in dubbio le capacità logiche e la capacità di comprendere un testo
d’una popolazione di laureati? ! Ma nella scuola no !
L’accertamento non ha soppesato la padronanza della legislazione
scolastica, della relativa terminologia, dell’esatta percezione
delle finalità del sistema, della struttura decisionale, di chiari e
oggettivi riferimenti per la costituzione di rapporti collaborativi.
Spostiamo il focus sulla sezione riguardante le competenze digitali: le domande sono banali, di superficie, estranee alla cultura informatica.
Il clima intellettuale veicolato dal test è sintetizzato dalla
proporzione:
quesito d’informatica:
Se i questionari fossero stati adeguatamente concepiti avrebbero
focalizzato la capacità di modellare, la capacità di cooperare, la
capacità di formulare ipotesi, la capacità di gestire gli errori e,
più in generale, la capacità di progettare. Quest’ultima capacità avrebbe dovuto essere l’architrave della prova d’ammissione dato che “L’autonomia delle istituzioni scolastiche si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione”. Come giudicare l’annuncio del Miur che esalta il suo successo nel selezionare i più preparati e i più giovani? [!?.. preparati ..?!] Non avrebbe ottenuto più agevolmente lo stesso esito utilizzando le competenze atletiche come crivello? |