Concorsone, Famiglia Cristiana si chiede
se non era meglio una lotteria

da Tuttoscuola, 18.12.2012

“Questa selezione (anzi, pre-selezione) ha il sapore di una beffa”. È il giudizio di Famiglia Cristiana sui quiz pre-selettivi del 'concorsone’ per i docenti. “Non importa la preparazione specifica per cui si è studiato e spesso insegnato, né importano competenze pedagogiche o tecniche di insegnamento - rileva il settimanale cattolico -. No, conta soltanto una mente allenata a quiz all'anglosassone. Su questa base saranno inclusi ed esclusi dai posti a concorso gli insegnanti di domani”. Al punto che secondo Famiglia Cristiana sarebbe stato “più onesto” organizzare una “lotteria”.

“Chi ha avuto modo di verificare il tenore dei quesiti è rimasto a dir poco sorpreso - osserva Famiglia Cristiana in un editoriale online -. Si tratta di domande di carattere logico di ambito parte linguistico parte matematico che ricordano molto da vicino l'enigmistica e che comprendono anche nozioni di informatica (oltre a una lingua straniera). Domande che sarebbero forse discutibili in un test di ammissione a una facoltà universitaria e che sono del tutto fuori luogo per verificare la preparazione di docenti che in molti casi insegnano già nella scuola da anni, come precari, in discipline molto diverse le une dalle altre (sebbene vi siano tra gli oltre 320.000 iscritti al concorso anche persone che attualmente lavorano in altri ambiti o sono disoccupate)”.

Secondo Famiglia Cristiana, tra l'altro, “un governo tecnico che per il resto ha bene operato, pur con misure fiscali pesanti, e che ha salvato l'Italia dal disastro, si è distinto in negativo proprio nel settore dell'istruzione”.

E anche la preselezione di oggi e domani a base una “ordalia di quiz” si è rivelata un “enorme bluff”, con gli insegnanti ancora una volta “nel ruolo degli 'umiliati e offesi’”. “Se di questo doveva trattarsi - conclude sarcasticamente Famiglia Cristiana -, non sarebbe stato più onesto e meno frustrante predisporre una lotteria?”.