Preside e maestre eroine,
si sono sacrificate per salvare i bambini

 La Tecnica della Scuola, 16.12.2012

La preside Dawn Hochspung, udendo gli spari, aveva acceso il megafono scolastico per avvertire del pericolo prima di venir crivellata di colpi;
Victoria Soto, l’insegnate della “prima”, ha fatto scudo con il proprio corpo alla sua classe;Maryrose Kristopik, la maestra di musica, ha salvato venti bambini di “quarta” chiudendoli negli armadi e barricando la porta

Tre eroine. Sono loro le tre eroine della strage di Newtown. E oggi in tutta l’America il messaggio č “abbraccia un insegnante”. Victoria aveva 27 anni: ha sacrificato la vita per i bambini che le erano stati affidati. “L'hanno trovata abbracciata ai suoi piccoli allievi, facendo quello che istintivamente sentiva che era la cosa giusta”, ha detto alla Abc il cugino Jim Wiltsie.

Eroica anche Maryrose Kristopik, l'insegnante di musica: “Lui continuava a battere contro la porta per farsi aprire. Io cercavo di calmare i bimbi recitando loro alcune preghiere, dicendo che li amavo. Dicendo solo che c'era una persona cattiva nella scuola, senza altri dettagli”. Bimbi di nove e dieci anni che adesso le devono la vita. Solo dopo che nella scuola non si erano pių sentiti i colpi del killer Adam Lanza, Maryrose aveva lasciato uscire i piccoli allievi. Come lei Kaitlin Roig, che aveva barricato i suoi bimbi di “prima” nel bagno della classe e chiuso la porta a chiave: “Mi chiedevano di uscire a vedere. Ma dicevano anche che non volevano morire, che volevano fare il Natale. Io cercavo di essere positiva: avrete Natale, avrete Hannukah. Tranquilli”.

La preside Dawn Hochsprung, 47 anni e due figlie, stava in riunione con altri insegnanti e un genitore. Un incontro di routine, prima dell'inizio delle lezioni. Ha sentito gli spari e le urla, ma invece di ripararsi, ha avuto la prontezza di accendere il megafono per dare l'allarme prima di uscire nel corridoio e confrontarsi con il killer. Con lei la psicologa Mary Sherlach, 56 anni, mentre altre maestre si erano riparate sotto i tavoli: “Non ci hanno pensato due volte”, ha detto Diane Day, una delle sopravvissute. Dawn e Mary sono state uccise a bruciapelo, “come una esecuzione”, ha raccontato poi il rabbino Shaul Praver alla MsNbc.