conferenza per la scuola: scontri a san salvario

La protesta non risparmia i ministri

Fornero e Profumo contestati fuori dal teatro.
Battibecco con Cota sugli sgravi per chi assume

Maria Teresa Martinengo, Massimo Numa La Stampa, 22.4.2012

torino
Con 1600 persone, al Teatro Nuovo ieri erano presenti davvero tutte le anime della scuola cattolica per la Prima Conferenza Regionale della Scuola voluta dall’arcivescovo Nosiglia e dai vescovi del Piemonte. Un successo, con la partecipazione dei ministri dell’Istruzione Francesco Profumo e del Welfare Elsa Fornero, a cui però non sono mancati contestazioni e un attimo di tensione tra il ministro Fornero e il presidente della Regione Cota.

Precarie e antagonisti
Mentre in teatro i relatori ripercorrevano dati, speranze e fondamenti dell’istruzione cattolica, l’annunciata protesta contro gli esponenti del governo si è materializzata. Una protesta fatta di tante espressioni, comprese le maestre precarie del Comitato ZeroSei con qualche bambino. Circa 200 i contestatori con bandiere di Cub-Usb, Cobas, Rifondazione, con studenti dell’area autonoma e anarchica, che hanno lanciato uova contro i ministri. In corso Massimo d’Azeglio, anche una decina di attivisti No Tav.

Uova all’uscita
Il lancio di alcune uova è avvenuto poco dopo le 13 in via Chiabrera. Sono state colpite le auto blu, mentre i due ministri si sono allontanati sotto scorta senza incidenti. Gli antagonisti hanno tentato di superare i reparti anti-sommossa delle forze dell’ordine, schierate attorno al Nuovo. Ad un attacco con lancio di pietre, polizia e carabinieri hanno reagito con una serie di cariche. I manifestanti, poche decine, si sono poi diretti in corteo a San Salvario, rovesciando cassonetti e lanciando oggetti agli agenti.

Il battibecco
In sala, la polemica tra Cota e Fornero è giunta alle ultime battute del convegno. Cota, appena arrivato, è salito sul palco e ha fatto un affondo su riforma e tassazione, rivendicando il ruolo del Piemonte come capofila nell’aver proposto con una legge regionale lo sgravio dell’Irap alle aziende che assumono. «Veramente - ha replicato Fornero, mentre si infittiva il brusio - nel decreto Salva Italia c’è uno sconto Irap sulle nuove assunzioni».

La casa e i figli
Poco prima, Fornero aveva proposto alle famiglie una riflessione inedita: «Risulta da ricerche empiriche che, magari anche per difficoltà finanziarie, si sacrifica l’educazione dei figli pur di arrivare prima alla casa. La casa è un valore importante, ma bisogna considerare le priorità. Le case si possono lasciare ai figli, ma conta di più una struttura di conoscenza e flessibilità mentale, un’adattabilità al cambiamento che solo la formazione può dare».

Tabella di marcia
Il ministro dell’Istruzione Profumo ha ascoltato l’appello dell’arcivescovo sulla scuola paritaria, «in troppe situazioni a rischio di chiusura» e ha annunciato un tavolo tecnico sull’applicazione della legge 62/2000 sulla parità. Poi, ha illustrato la «tabella di marcia» del suo ministero per la scuola. «Entro il 31 maggio si concluderanno i lavori della Commissione impegnata per l’applicazione del titolo V: definirà responsabilità e interazioni tra Stato e Regioni. Il Miur deve diventare meno autorizzativo e più cooperativo, deve definire strategie e valutare risultati, i processi decisionali vanno lasciati alle autonomie».

Migliori pratiche
Dopo l’estate, sarà organizzata una Conferenza generale sulla scuola. «Servirà a fare una fotografia e un confronto con le migliori pratiche italiane e straniere. Proveremo a disegnare la scuola del futuro che lasceremo alla politica e al prossimo governo. Non abbiamo tempo di fare riforme. C’è poi il tema della sicurezza, al quale non abbiamo dato risposte sufficienti. Le risorse non sono state utilizzate al meglio. Potrebbe essere questo un modo per fare ripartire il Paese».
iritto allo studio è sancito come universale e rivolto a tutti, senza discriminazioni».