TFA/4. Fioroni: portare il TFA da Tuttoscuola, 18.8.2012 Nel dibattito sul TFA interviene l’ex ministro dell’istruzione Giuseppe Fioroni che in un’intervista rilasciata a ilsussidiario.net sostiene, da una parte, la necessità di concludere “senza indugio” l’attuale “fase ormai avviata, quella del Tfa transitorio”, e dall’altra di portare il tirocinio dentro il piano di studio della laurea magistrale. “Se si fanno delle facoltà ad accesso limitato”, riflette Fioroni, “dobbiamo prendere atto che questa è già una selezione che determina una relazione tra coloro che si iscrivono e la necessità di quella professione. Non si capisce come può uno studente ricevere una preparazione specialistica all’insegnamento − ed essersi magari laureato con lode − ed esser poi ritenuto inidoneo al tirocinio per non aver risposto bene a un quiz”. Una misura di questo genere ridurrebbe fra l’altro la durata complessiva del percorso abilitante, che con l’attuale meccanismo è di 6-7 anni. Fioroni si chiede pertanto “se non possiamo ipotizzare che all’interno dei due anni di laurea specialistica siano comprese le parti teoriche di Tfa più una parte delle ore effettive di tirocinio, senza lasciare la valutazione di quest’ultimo all’esterno del corso di laurea. Il voto di laurea comprenda dunque una doppia valutazione, quella prettamente tecnico-teorica e quella sull’idoneità a fare il docente”. Un po’ come accade attualmente per il corso di laurea di Scienze della formazione primaria, dove la selezione per l’accesso ai corsi a numero programmato avviene però all’inizio del percorso quinquennale, e non di quello biennale previsto dal 3+2. Sulle modalità della selezione per l’ammissione alle facoltà a numero chiuso Fioroni ricorda di aver proposto, da ministro, di integrare il punteggio derivante dai test gestiti dalle università con quello derivante dalla valutazione dell’esito dell’esame di maturità (fino a 25 punti). Ma quel decreto (firmato anche dal ministro Mussi) “è stato stoppato dalle potenti lobbies di turno”. |