Ferie negate ai precari, di Alessandro Giuliani La Tecnica della Scuola, 2.8.2012 Viale Trastevere, su ordine del Mef, attende l’esito del dl sulla spending review: nel frattempo la liquidazione delle ferie resta sospesa in via prudenziale. I rappresentanti dei lavoratori pronti a ricorrere in tribunale: leso l’art. 36 della Costituzione. È bene che Governo e ministeri di competenze sappiano che l’intenzione di rendere retroattiva la norma che blocca il pagamento delle ferie maturate dal personale precario, in via di approvazione definitiva assieme al decreto sulla spending review, costerà all’avvocatura dello Stato una notevole mole di tempo e di lavoro. Tutti i sindacati si stanno infatti muovendo, con l’intenzione di dare battaglia sino in fondo. A costo di portare la questione davanti ai giudici dei tribunali.
Il paradosso, sostengono i rappresentanti dei lavoratori e anche gli
addetti ai lavori, è che per coloro che hanno svolto una supplenza
sino al termine delle lezioni o al 30 giugno scorso si profilerebbe
uno scenario beffardo: non usufruire dei due giorni e mezzo, circa,
accumulati ogni mese e non percepire il corrispettivo economico,
come avvenuto sino ad oggi. Mentre per gli altri supplenti, sia i
temporanei sia gli annuali su posto vacante, il problema non si
porrebbe: nel primo caso perché le ferie gli sono state già
liquidate; nel secondo perché ne fanno uso (come il personale di
ruolo) nei mesi di luglio e agosto. Si verrebbe quindi a creare una
sensibile differenza di trattamento tra personale precario che opera
nelle stesse scuole e nelle stesse condizioni. Sul mancato pagamento ai supplenti delle ferie non godute si sono mosse anche la Flc-Cgil, a sua volta annunciando una dura lotta, anche legale, la Cisl Scuola e la Uil Scuola. Il sindacato di Di Menna, in particolare, ha contestato a voce il provvedimento, durante l’ultima riunione tenuta al Miur, reputando inapplicabile “la retroattività della norma che vieta il pagamento delle ferie e ne impone la fruizione durante il servizio”. E sottolineando che adottandola da subito “i supplenti con contratto fino al termine delle lezioni o fino al 30 giugno” non potrebbero “fruire delle ferie e, nello stesso tempo” si vedrebbero “negato il pagamento delle stesse. Con queste motivazioni la Uil ha chiesto il ritiro della circolare”. Non è rimasta a guardare nemmeno la Gilda degli insegnanti. Che prima ha definito “inaccettabile” la decisione dell’amministrazione “in quanto nel dettato costituzionale le ferie sono per tutti un diritto irrinunciabile”. Poi, attraverso il coordinatore nazionale, Rino Di Meglio, ha inviato una lettera ai presidenti di Camera e Senato ed al Ministro Profumo per chiedere un intervento di modifica, a questo punto a Montecitorio, del decreto legge 95/2012 dell´art. 5, comma 8: nella lettera Di Meglio spiega che “considerato che l´art. 36 della Costituzione recita: ‘Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi’, così come ribadito anche dal Codice Civile, riteniamo opportuno che in sede di conversione in Legge del D.L. 95/2012 l´art. 5, comma 8, venga modificato. Ci permettiamo di suggerire che, in particolare, al personale a tempo determinato sia garantito il diritto al pagamento delle ferie o in alternativa – conclude il coordinatore della Gilda - al prolungamento del contratto per un numero di giorni pari alle ferie maturate”. I sindacati, insomma, stanno facendo il massimo. Ognuno attraverso le strade che ritiene più opportune e convincenti. Se però le cose dovessero rimanere così, ipotesi tra l’altro molto probabile, visto che alla Camera il dl viene considerato praticamente “blindato” o comunque emendabile solo per contenuti di alta entità, la partita si sposterà sicuramente nelle aule di giustizia. Il ministero dell’Istruzione, dal canto suo, ha fatto sapere che, in considerazione dell’esito degli emendamenti, la liquidazione delle ferie resta sospesa in via prudenziale, rinviando ulteriori interventi all'emanazione del testo definitivo del DL n.95/12. Ufficialmente quindi, tutto rimane fermo alle indicazioni espresse dal Miur il 24 luglio scorso, quando il Mef, sulla base della nota del Miur, ha dato ordine alle Ragionerie Territoriali di sospendere i pagamenti delle ferie "in attesa della conversione in legge del decreto legge 95/2012". |