IL CASO

Concorso per docenti, partiti divisi
I sindacati: fare chiarezza sul bando

Il Pd: si aumenta il precariato.
Il Pdl plaude: "Bene Profumo, così realizza la riforma Gelmini"

 La Stampa, 25.8.2012

roma
Nella scuola si assume. Persone che spesso già lavorano da anni, decenni in qualche caso. Ma, in ogni caso, si assume, togliendo dalla precarietà migliaia di lavoratori. Dal consiglio dei ministri ieri è arrivato il via libera per l’immissione in ruolo di oltre 21.000 insegnanti. Il ministero ha colto l’occasione anche per ricordare, reiterando un annuncio già fatto a inizio giugno, che a settembre sarà pubblicato il bando di concorso per altre 12.000 (11.892 per l’esattezza) cattedre.

«In questo momento di difficoltà il fatto di procedere a un numero così elevato di assunzioni è un buon segnale per la scuola e per il Paese», ha commentato il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo. Le assunzioni ratificate ieri a Palazzo Chigi sono quelle per il 2012-13 (e tengono conto del turn over 2011-2012) a cui si sta dando corso in questi giorni. Quelle destinate all’annunciato concorso ordinario riguardano l’anno scolastico successivo e corrispondono a circa la metà di quelle previste da un piano triennale varato dal precedente Governo, dato che l’altra metà spetta alle graduatorie a esaurimento, fermo restando che chi vi è attualmente incluso potrà, volendo, affrontare anche il normale concorso.

Il nuovo concorso per i docenti scolastici divide i partiti. Il piano del governo convince infatti il Pdl. «E' positivo», dice l'ex ministro Gelmini, ma il bando «non deve penalizzare i giovani né creare false aspettative perché i numeri della scuola restano quelli decisi con i tagli». «La selezione - continua la ex titolare dell'Istruzione - deve avvenire con procedure meritocratiche che premino i più bravi». Il capogruppo del Pdl alla Camera Cicchitto punge il ministro Profumo, ma loda l'idea del concorso: «Notiamo la disinvoltura con la quale il ministro è intento a tagliare il nastro di una riforma - quella dell’ ex ministro Gelmini - tutta costruita dal precedente governo Berlusconi. A parte questa annotazione di metodo, nel merito: bene il sistema di valutazione che èil lavoro fatto dal precedente governo e dal suo ministro all’Istruzione. E bene il concorso purchè non penalizzi i giovani».

Freddi i commenti del Pd. «Il concorso ha ancora vecchie regole che non fanno della scuola italiana una scuola normale», sostiene Giuseppe Fioroni. «La scuola ha bisogno di far esaurire le graduatorie permanenti che, negli ultimi anni, sono raddoppiate aumentando il numero di precari. Serve una nuova metodologia di reclutamento: si bandisce un concorso, chi vince entra, chi non vince sa che o ci riprova o trova un altro lavoro. Non si può tenere aperta una graduatoria all’infinito», dice l'ex ministro. «Serve poi la possibilità di fare tirocini e praticantati nelle scuole - aggiunge Fioroni -. Un concorso con vecchie graduatorie diventa un meccanismo che alimenta la graduatoria permanente e aumenta il precariato». Anche Francesca Puglisi, responsabile Scuola del Pd, è critica: «Si intende ridare vita ad un concorso che poi vedrà rinascere ulteriori graduatorie che resteranno in vita all’infinito? I precari delle graduatorie ad esaurimento che hanno vinto il concorso nel ’99, che hanno superato esami e concorsi nelle SISS, che insegnano da oltre dieci anni in condizioni di precarietà, non sono "immeritevolI" e comunque non si capisce perché la scuola deve essere l’unico luogo dove l’esperienza, insieme alla competenza, viene considerata un disvalore». La ricetta del Pd è un'altra: «Si faccia un nuovo piano pluriennale per la stabilizzazione dei precari delle graduatorie e si dia avvio ad un nuovo reclutamento per quelle classi di concorso che sono esaurite o in via di esaurimento. Occorre meno demagogia».

I PALETTI DEI SINDACATI

I sindacati, pur apprezzando l’iniziativa chiedono chiarezza su alcuni aspetti. «Non si capisce - afferma Mimmo Pantaleo, segretario generale della Flc-Cgil - se al concorso potranno partecipare anche coloro che non hanno l’abilitazione. Non solo. Per dare credibilità al concorso occorre mettere in campo anche un piano pluriennale di assunzioni per il graduale svuotamento delle graduatorie a esaurimento». Secondo Pantaleo, sarebbe poi opportuno rivedere le modalità con cui vengono stabiliti gli organici. «C’è una grossa differenza tra il Nord e il Sud del Paese e c’‚ il rischio che i posti siano tutti al Nord perch‚ nelle regioni meridionali le iscrizioni diminuiscono e in quelle settentrionali aumentano per effetto dell’immigrazione». Si passi «con la massima urgenza» «dai generici annunci a un esame puntuale e approfondito» dei provvedimenti, chiede il segretario generale della Cisl scuola, Francesco Scrima secondo il quale «è indispensabile avere quanto prima tutte le informazioni necessarie relativamente alle procedure concorsuali e ai requisiti richiesti per accedervi». «Non vorremmo che si corresse, come altre volte - avverte - il rischio di trasformare un’opportunità in un’ennesima occasione di tensioni e conflitti». L’ Ugl apprezza «lo sforzo fatto dal governo Monti per le immissioni in ruolo del personale docente, anche se dopo anni di "proclami" aspettiamo i fatti per dare un giudizio definitivo sul piano promosso dal ministro Profumo».