TFA/3. Un concorso classico da Tuttoscuola, 17.8.2012 Ancora più radicali sono le critiche mosse al TFA nel suo complesso dal prof. Luciano Canfora, docente di Filologia Classica all’università 'Aldo Moro' di Bari e tra i primi ad esprimersi sulla questione. Ora torna sull’argomento con una dichiarazione rilasciata all’Adnkronos: “La cosa è quasi banale: la stramberia consiste nel non sottoporre a prove autenticamente culturali e scientifiche: come una composizione di italiano, una traduzione dal greco o dal latino. In tutto il mondo civile si fa così. Per vedere la maturità di una persona è necessario che componga un testo di senso compiuto, non che faccia queste prove irrilevanti dove un cretino che ha una buona memoria supera i quiz e una persona di cultura che non ricorda un dettaglio viene esclusa. E' antieducativo”. Per Canfora “il tipo di prova che ho evocato è stato per secoli in vigore”, ma “poi sono arrivate queste americanate di terzordine o di accatto, frutto di qualche fremito esterofilo di persone che non sanno quel che fanno”. A suo giudizio “una prova ben pensata di vero vaglio culturale rende inutili questi quiz”. Insomma, bisognerebbe tornare al concorsi di tipo classico anche perché “tutto questo insieme di corsi a pagamento, i cosiddetti titoli 'seduti' che si conseguono cioè per il solo fatto di stare seduti ad ascoltare una persona, partono dal presupposto che l’università è inutile. È una follia malsana: comprarsi il corso per poi avere un pezzo di carta”. Ci sembra che le considerazioni del prof. Canfora non tengano conto del fatto che il percorso del TFA prevede che un ampio spazio sia riservato al tirocinio ‘attivo’, cioè all’incontro in classe con gli studenti, cosa che difficilmente potrebbe essere organizzata nell’ambito degli ordinari corsi universitari, esclusi ovviamente quelli finalizzati alla formazione dei maestri, che infatti sono abilitanti. Il ritorno al concorso ‘classico’, magari meglio regolamentato, ci sembra invece sostenibile ai fini del reclutamento, almeno fino a quando resterà in vigore l’attuale normativa. Per l’accesso ai futuri corsi di TFA, ammesso che quelli attuali non incontrino ulteriori ostacoli, vanno a nostro avviso previste prove più articolate che comprendano, per esempio, quesiti (non nozionistici) a risposta breve. |