Precari vs. neolaureati/3.
In ruolo senza concorso. È possibile?

da TuttoscuolaNews, n. 501 12.9.2011

C’erano una volta le graduatorie permanenti nelle quali potevano iscriversi docenti con una certa quantità di servizio prestato e con il superamento di un concorso.

Poi l’iscrizione è stata consentita anche a coloro che conseguivano l’abilitazione all’insegnamento mediante le scuole biennali di specializzazione (SSIS) o le lauree in scienze della formazione primaria, senza che vi fosse bisogno del requisito di un concorso superato.

L’abilitazione era diventata la condizione esclusiva per l’accesso al ruolo. Per il futuro prossimo sarà ancora una volta la sola abilitazione a consentire l’accesso al posto fisso nelle scuole statali, come è successo in questi ultimi cinque anni.

Non vi sono dati disponibili certi, ma dal 2007, da quando sono state istituite le graduatorie ad esaurimento, dei 61.650 docenti nominati da quelle graduatorie (50% dei 123.300 immessi in ruolo) certamente alcune migliaia di docenti regolarmente iscritti avevano l’abilitazione ma non il concorso superato. Il dettato costituzionale, in questi casi, è stato rispettato?

L’articolo 97 della Costituzione prevede che “Agli impieghi nelle Pubbliche Amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge”.

Quel “salvo i casi stabiliti dalla legge” fa pensare ad eccezioni, a casi straordinari, non all’ordinarietà delle situazioni, come sono quelle collegate alle graduatorie ad esaurimento.

Si tratta di un situazione paradossale che, date le sue dimensioni, costituisce una questione di rilevanza politica notevole, che dovrà essere affrontata e risolta prima che venga assunta come modello per le nuove forme di reclutamento, mediante la semplificazione delle immissioni in ruolo con il solo possesso della nuova abilitazione.