Napolitano/2.
Resta il problema della coperta corta

da TuttoscuolaNews, n. 503 26.9.2011

Per il Presidente Napolitano “la scuola costituisce un motore fondamentale del rinnovamento etico e del benessere dell’intera società”, ma “una scuola aperta e migliore, una scuola inclusiva, che accoglie come è giusto i bambini di ogni colore figli dell’immigrazione, una scuola moderna, richiede una quota adeguata di risorse nell’ambito del bilancio dello Stato”.

Questa quota, fa capire il capo dello Stato, oggi non è adeguata, anche se non bisogna dimenticare “neppure per un istante che ci stiamo facendo duramente carico - nel quadro della crisi dell’Eurozona - dell’obbiettivo ineludibile dell’abbattimento del peso abnorme del nostro debito pubblico” perché “non possiamo lasciare sulle spalle delle generazioni più giovani quella montagna di debito”.

Ciò detto, tuttavia, è necessario stabilire un nuovo ordine di priorità nella spesa pubblica “nel quale non sia riservata alla scuola una collocazione riduttiva”. Ma come investire le maggiori risorse? Napolitano sottolinea la necessità di valorizzare gli studenti meritevoli, sia pure in un contesto di maggiore uguaglianza di opportunità, premiando le eccellenze. Perciò, aggiunge il Presidente, “si deve apprezzare l’iniziativa che consentirà a quegli studenti, che non solo hanno ottenuto ottimi risultati all’esame di maturità ma che hanno anche superato speciali test, di frequentare - sostenuti da borse di studio - Università e centri di ricerca fuori sede”. Un diretto riferimento ad una recente disposizione voluta dal ministro Gelmini.

Quanto al ‘merito’ degli insegnanti, che il ministro vorrebbe egualmente premiare, Napolitano non si è però espresso con altrettanta precisione. Anzi, in un breve passaggio del suo discorso è sembrato propendere per una rivalutazione complessiva degli stipendi (“un più degno trattamento dei docenti”), non per un premio riservato solo ai migliori. Il dilemma è il solito, considerate le ristrettezze delle finanze pubbliche (ben evidenziate, d’altra parte, dallo stesso Presidente): dare molto a pochi o poco a tutti?