Edilizia scolastica.
Attendibile un rapporto
condotto sullo 0,2% degli edifici?

da Tuttoscuola, 21.9.2011

Sono bastati ieri alcuni lanci di agenzia sullo stato di salute (precaria) degli edifici scolastici italiani per scatenare l’ennesima polemica con attacchi e contrattacchi al ministro dell’istruzione per le responsabilità in materia. Responsabilità che, come è noto, vanno considerate per quanto riguarda i piani finanziari, ma che vanno rivolti anche agli Enti locali per quanto riguarda la gestione e la manutenzione degli edifici.

La sorpresa, però, non viene tanto dal quadro complessivo tracciato dal Rapporto curato da Cittadinanzattiva, quanto dal fatto che i dati vengono considerati come di valore assoluto che, per capirci, dovrebbe rappresentare l’intera situazione nazionale. Ma è davvero così?

Gli edifici scolastici, per capirci, sono circa 46 mila (uno più uno meno), ma la rilevazione condotta per questa indagine ha riguardato meno di un centinaio di edifici. Può bastare per considerare attendibile il rapporto? Qualche dubbio francamente l’abbiamo, salvo smentite di esperti statistici o dei curatori del Rapporto.

Si legge nei comunicati di agenzia di ieri che i dati sono ricavati dal “Rapporto 2011 “Sicurezza, qualità e comfort degli edifici scolastici'', basato su un'indagine condotta in 88 scuole appartenenti a 13 province di 12 regioni”: 88 edifici su 46mila rappresentano lo 0,2%.