Scuola Il ministro Gelmini: tutto si è svolto regolarmente
Concorso per presidi
I
100 quesiti scelti in un libro con altri 5.500. Le proteste Lorenzo Salvia Il Corriere della Sera, 13.10.2011
ROMA - Qualche errore è rimasto anche nelle 100 domande finite sul
tavolo dei candidati. Dalla rete arrivano le segnalazioni di un
«qual è» scritto con l' apostrofo, una discreta dose di refusi e un
quesito con due risposte uguali che in realtà, domanda 4336, sono
molto simili. Ma non è stato questo a far perdere la pazienza ai 32
mila insegnanti che ieri, in 113 scuole sparse in tutta Italia,
hanno partecipato ai test preselettivi del concorso per diventare
preside. Dice la candidata Patrizia Biocchi da Milano: «Abbiamo
perso più tempo a cercare le domande che a rispondere. Una
vergogna». Sotto accusa è proprio il meccanismo scelto dal ministero
dell' Istruzione e dal Formez. Sul banco i candidati avevano un
librone rosso alto così, con le 5.600 domande preparate dalla
commissione d' esperti. A fianco un foglio con il numero dei 100
quesiti estratti ieri mattina al ministero. Ma, sorpresa, la
numerazione non era progressiva. Per capire: nel librone rosso il
candidato doveva cercare prima la domanda 650, poi la 654, poi
tornare indietro alla 591, ancora più indietro fino alla 143, poi
saltare avanti alla 616... Poco male? Insomma. Il tempo a
disposizione era di un' ora e quaranta: un minuto a domanda. E, dopo
aver rintracciato il quesito giusto nel librone rosso, bisognava
prendere un altro foglio dove segnare la risposta corretta. Per
questo, all' uscita delle prove, molti candidati si sono lamentati
del poco tempo a disposizione. Tutti i quesiti erano stati
pubblicati il primo settembre sul sito del ministero con le quattro
risposte possibili e l' indicazione dell' unica esatta. Ma a
complicare le cose è arrivato un altro problema: i libroni rossi non
erano sempre perfetti, in alcuni casi mancavano delle pagine, in
altri la numerazione non era progressiva. Le copie difettate sono
state sostituite ma questo ha fatto perdere tempo ai candidati. La
pazienza, invece, l' avevano già persa visto che erano stati
convocati per le 8 del mattino ma le prove sono iniziate non prima
delle 11, in alcuni casi anche dopo mezzogiorno. E questo perché,
dopo le polemiche dei giorni scorsi con le mille domande piene di
errori cancellate dall' elenco ma non dal librone rosso, il
ministero ha controllato più volte (qualcuno dice anche sostituito)
quelle estratte a sorte. Un' operazione decisa perché tra i quesiti
superstiti ce n' erano ancora alcuni quantomeno discutibili. Come
questo in inglese segnalato da Francesca Puglisi del Pd: «Mariastella
Gelmini claims new reforms save millions of euros». Bisognava solo
indovinare il tempo del verbo, dando per scontato che le riforme
facciano risparmiare milioni di euro. Il Pd aveva chiesto di
rinviare la prova. Roberto Pellegatta, presidente dell' associazione
di presidi Disal parla di «concorso necessario ma con una gestione
disastrosa». «Tutto si è svolto regolarmente - ribatte il ministro
Gelmini -. Quanto alla farraginosità tutto è migliorabile ma adesso
contiamo di avere i vincitori entro settembre».
Lorenzo Salvia |